Pericolo valanghe in aumento fino a «forte» (grado 4)

Aumenta ovunque nel Trentino il pericolo di valanghe, dopo la nevicata delle ultime ore.

Aumenta ovunque nel Trentino il pericolo di valanghe, dopo la nevicata delle ultime ore. Il Bollettino valanghe di Meteotrentino emesso alle 13.15 di oggi (venerdì 6 febbraio) segnala una ripresa dell'attività valanghiva spontanea con valanghe di superficie e di fondo a tutte le esposizioni. «Il pericolo valanghe - viene sottolineato - generalmente è marcato (grado 3) in aumento fino a forte (grado 4) in relazione agli spessori dei nuovi apporti di neve accumulata anche per effetto del trasporto eolico. Il distacco è probabile quindi anche con debole sovraccarico sopratutto sui pendii ripidi indicati. Le possibilità e gli itinerari per le gite sciistiche ed escursionistiche, in particolari localizzazioni, sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale del pericolo e della scelta degli itinerari».

Si segnala un pericolo «generalmente marcato (grado 3) in aumento fino a forte (grado 4) in relazione agli spessori del manto nevoso ed all'entità dei nuovi accumuli di neve trasportata dal vento previsto per i prossimi giorni». Da domenica, infatti, è previsto forte vento da nord fino a lunedì e, in funzione delle precipitazioni delle prossime ore e del vento, il pericolo viene considerato in aumento.

Il Bollettino valanghe dell'Alto Adige di oggi segnala che «escursioni sci alpinistiche e sci fuori pista sono da sconsigliare a causa della situazione valanghiva e meteorologica, soprattutto nelle zone dove si sono registrati gli apporti maggiori di neve fresca. Affidabilità della previsione: 70%».

«Con la neve fresca ed il vento da forte a molto forte da est - viene sottolineato dal Bollettino della Provincia di Bolzano - il pericolo valanghe aumenta soprattutto nella zona dell'Ortles-Cevedale e nelle Dolomiti. Qui il pericolo valanghe sarà MARCATO, GRADO 3 alto. Specie in queste zone sono possibili valanghe spontanee da versanti sottovento e siti valanghivi noti, che nel loro scorrimento possono staccare strati profondi del manto ed assumere medie, in alcuni casi anche grandi dimensioni. Anche nel resto del territorio il vento e la neve fresca aggravano la situazione valanghiva. Ovunque i nuovi accumuli eolici sono estremamente delicati, il loro distacco è possibile già con debole sovraccarico. In vicinanza di creste, canaloni, avvallamenti e cambi di pendenza gli accumuli eolici sono più frequenti».

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