Gerry Scotti, io uomo da Guinness con 40 anni di tv

di Daniela Giammusso (ANSA) - ROMA, 05 MAR - Anche lui è un record man. Ci tiene a dirlo Gerry Scotti. "Sono il presentatore televisivo che al mondo ha condotto più puntate di Chi vuol essere milionario? Ben 1.593 - racconta con una giusta dose di orgoglio - È un Guinness mondiale e nel frattempo, dal 2015 a oggi, ne ho aggiunte un'altra settantina". "Roba", però, quasi normale a confronto con le imprese eroiche e le geniali follie che ospiterà nella nuova edizione de "Lo show dei record", il programma dei primati del Guinness World Records, appunto, prodotto da Rti in collaborazione con Banijay Italia, che torna a condurre per la terza volta in prima serata da domani su Canale5. Cuore del programma, lo Studio 11 di Cologno Monzese, ma anche, per le prove esterne, il mitico Autodromo di Monza, che quest'anno compie 100 anni, dove saranno l'inviato Umberto Pelizzari e il giudice Alan Pixsley. "Sono passati sette anni dall'ultima edizione e il mondo, in qualche modo, è cambiato", racconta all'ANSA Scotti, che in queste settimane è anche dietro al bancone di Striscia la notizia con Francesca Manzini, cui succederà Michelle Hunziker. "Da una parte - riflette - internet ci ha spalancato le sue finestre sul mondo. Oggi è molto facile venire a sapere che sulla cima del Perù c'è un tizio che sa andare in giro con 14 ombrelli in testa. E 'loro' ci hanno preso gusto: quale che sia la prova cui si sottopongono, la portano in giro dal Canada alla Cina. E poi è cambiato lo sguardo su quelli che, con una terribile parola, definivamo 'diversi'. La donna barbuta, la famiglia di albini, la coppia di sposini più bassi del mondo: tutti questi personaggi che prima venivano usati come il carrozzone delle diversità, hanno preso in mano la loro vita, fondato associazioni, vanno nelle scuole a raccontare i loro disagi, il bullismo e il body shaming che hanno subito. Ecco, in questi sette anni, hanno cancellato dalla loro vita la parola 'vergogna'. È forse il più grande cambiamento che ho notato e che saremo particolarmente felici di raccontare nel programma. Poi, certo, con la pandemia, tutti obbligati in casa con la moglie o la suocera, sa quanti record assurdi si sono inventati pur di ammazzare il tempo? Lo dico ogni tanto, è tutto frutto dell'esaurimento nervoso - ride - Ma questo show è lo specchio dei tempi". Al suo fianco, arriverà anche un campione sportivo a puntata, "sfidato" a cimentarsi in improbabili primati. E poi l'olandese Kelvin De Ruiter, vincitore del 2021 della Champions League degli Strongmen; Mr. Cherry, pluri recordman dal Giappone; e, a Londra, Marco Frigatti con le imprese dal mondo. Ma in questi sette anni è cambiata anche la tv. "Il moltiplicarsi delle piattaforme ha moltiplicato l'offerta - riflette -. Se una volta per un buon risultato puntavi al 20% di share, oggi il 15% è già più che soddisfacente. Salvo ancora alcuni casi 'bulgari' come Sanremo o la bravura di Maria De Filippi, che ogni sabato sera riesce a mettere in fila il 30% degli italiani. È cambiata anche l'impaginazione della tv: deve essere tutto più veloce, meno pedante. Se uno ti dice 'Buonasera signore e signori' già ti sei stufato". Poi si torna ai record, perché Gerry Scotti ne detiene non pochi. Intanto i 40 anni di Deejay Television, intuizione antesignana di Claudio Cecchetto nata nel 1982 e approdata in tv al sabato sera due anni dopo. "E' vero - sorride Scotti - intorno è cambiato tutto, ma sono 38 anni che ogni mattina varco lo stesso cancello, vado nello stesso parcheggio. Oggi ho 65 anni e ogni tanto glielo mando a dire: guardate che da pulcino sto diventando un cappone - ride - L'altro record è che non credo esista un altro conduttore al mondo rimasto per quarant'anni sotto contratto con la stessa emittente". Mai avuto la curiosità di vedere com'era dall'altra parte, in casa Rai? "Sono stato un paio di volte ospite in Corso Sempione per delle interviste - risponde -. Ho fatto scattare l'allarme. Devono avermi messo un microchip: appena entro in quella via suona tutto. No, non mi hanno mai corteggiato dalla Rai. Ammiccato sì, ma per un fedele come sono io, mi fa un baffo. Bisogna sempre innamorarsi in due". E per questi 40 anni, Gerry Scotti cosa vorrebbe in regalo? "Sono partito dalla musica, oggi la mia confort zone è il quiz preserale. Con Lo show dei record ho scoperto però che mi vengono bene le interviste. Mi piacerebbe un programma un po' più di racconto. Direi che oggi ho l'età giusta per raccontare un po' di cose". (ANSA).