Disturbi alimentari, oggi manifestazioni in tutta Italia

(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Le associazioni, "fra cui Animenta, l'Unione degli Studenti Universitari e la Rete degli studenti medi, e tanti professionisti sanitari, oggi manifestano nelle piazze di 28 città "per chiedere investimenti strutturali e l'inserimento nei nuovi Lea dei disturbi del comportamento alimentare come capitolo autonomo. Cittadinanzattiva si unisce all'appello". Lo sottolinea l'associazione in una nota. "Il Ministro della Salute Schillaci - specifica Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva - ha annunciato lo stanziamento di 10 milioni di euro da destinare alle Regioni, per i percorsi di cura per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare. Un segnale importante, ma temiamo davvero troppo poco rispetto ai bisogni di centinaia di migliaia di ragazze e di ragazzi, un numero in forte aumento e in età sempre più giovane, che spesso si scontrano con tempi lunghi per la prima diagnosi e con le successive cure integrate di cui necessitano, perchè centri specializzati e professionisti pubblici sono pochi e presenti solo in alcune zone di Italia". I pazienti attualmente in cura sono circa 22 mila, ma quelli affetti da DCA si stima siano più di 3 milioni; solo nel 2023 si sono registrati quasi 4000 decessi legati a queste patologie. Centoventisei le strutture pubbliche censite nel 2023 dall'Istituto superiore di sanità, delle quali 63 nelle regioni del Nord, mentre al Centro se ne trovano 23, di cui 8 nel Lazio e 6 in Umbria, e 40 sono distribuiti tra il Sud e le Isole, tra cui 12 in Campania e 7 in Sicilia. "Nell'immediato - aggiunge Mandorino - chiediamo alle Regioni di agevolare la mobilità sanitaria di chi soffre di disturbi del comportamento alimentare e non trova risposte sul proprio territorio, in attesa di misure ed investimenti duraturi per ampliare in tutta Italia il numero dei centri pubblici e ambulatori specializzati e dotarli del personale necessario. Per questo chiediamo che il Governo attuale faccia un passo più avanti con la previsione di investimenti strutturali e di lunga durata". "Il nostro è un appello - conclude - perché si faccia tutto il possibile per venire incontro alle esigenze di cura di tante giovani persone che oggi combattono con patologie ancora poco conosciute e purtroppo spesso sottovalutate e stigmatizzate." (ANSA).