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Covid: Vaia, numero dei nuovi casi basso e in lieve diminuzione Tra 10-16 agosto -4,4%. «Nessun allarmismo e no sottovalutazioni»

In merito all'andamento della situazione epidemiologica da Covid-19 nella settimana 10-16 agosto 2023 si registrano in Italia 5.919 nuovi casi positivi con una variazione di -4,4% rispetto alla settimana precedente (6.190), 56 deceduti con una variazione di -16,4% rispetto alla settimana precedente (67), 91.402 tamponi effettuati con una variazione di -23,4% rispetto alla settimana precedente (119.259) e un tasso di positività del 6,5% con una variazione di +1,3% rispetto alla settimana precedente (5,2%). Lo comunica il ministero della Salute. "Nessun allarmismo ma anche nessuna sottovalutazione", afferma il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia.

Covid: medici famiglia, attenzione a fragili e richiamo vaccinale: «Serve invertire la tendenza sui tassi di copertura in over 65»

Attenzione per i soggetti fragili e richiamo vaccinale in autunno fondamentale: questo l'appello della Simg, la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie che esprime "preoccupazione per grandi anziani, malati cronici, pazienti immunocompromessi" e che con il presidente Claudio Cricelli, raccomanda "a coloro che abbiano sintomi riconducibili al Covid di rimanere a casa, non frequentare locali pubblici e strutture sanitarie, non stare a contatto con persone fragili, eseguire un tampone".

Covid, Pregliasco: possibile fiammata in autunno

Fanpage.it ha contattato il virologo Fabrizio Pregliasco per saperne di più su rischi e prevenzione legati alla nuova variante Eris, responsabile di un boom di casi nel mondo. In Italia nell'ultima settimana sono aumentati i decessi e le infezioni a causa del coronavirus SARS-CoV-2. "È una cosa del tutto prevista e prevedibile. Di fatto noi ormai sappiamo che questo virus ha un ciclo di evoluzione sui 4 - 5 mesi. Purtroppo questo virus non ha questa grande capacità di replicarsi in modo preciso. Sfrutta questa défaillance nella sua capacità replicativa come elemento di vantaggio, perché sperimenta una gran quota di varianti. Molte di esse sono assolutamente irrisorie. Però a volte queste modifiche le rendono più diffusibili. E quindi il virus continua la sua presenza con varianti che hanno sempre più capacità diffusiva, meno aggressività alla persona».