Torna «Il malato immaginario» mercoledì sera a Pergine

Mercoledì 15 gennaio alle 20.45 torna al Teatro di Pergine la compagnia Stivalaccio Teatro, che porterà in scena Il malato immaginario.

Dopo essere sopravvissuti all’inquisizione Veneziana grazie a Don Chisciotte e ritornati alle antiche glorie per merito di Romeo e Giulietta, la Compagnia dello Stivale, ora composta da Giulio Pasquati, Girolamo Salimbeni e Veronica Franco giunge a Parigi. Ma la fama e il successo non durano e, in poco tempo, la compagnia si scioglie. L’unico a rimanere fedele alla professione è Giulio Pasquati, scritturato al Teatro Palais Royal e diretto nientemeno che da Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière.

Siamo al 17 febbraio 1673. La quarta recita di «Il malato immaginario» è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena e gli attori della compagnia se ne tornano a casa. Tocca a Pasquati il disperato tentativo di portare a termine la serata ricorrendo nientemeno che ai vecchi compagni dello Stivale, pregandoli di quest’Ultimo Viaggio. L’insistenza dei tre commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare. A complicare la situazione un ritorno inaspettato: Madeleine Poquelin, figlia di Molière, fuggita dal convento dove era rinchiusa.

Prende il via la celebre ed esilarante storia del Malato Argante, vecchio ipocondriaco che, tra purghe e salassi, va dissipando la propria fortuna. Tra le astuzie della serva Tonietta si intessono e si cantano gli amori ostacolati della dolce Angelica con il giovane Cleante, il tutto sotto l’occhio di Belinda, seconda moglie di Argante, intenta ad accaparrarsi la fortuna del vecchio marito. È una recita particolare, quella che si rappresenta al Palais Royal quella sera, tra i lazzi, le improvvisazioni e le maschere grottesche dei Commedianti, i bagliori delle candele si affievoliscono rischiando di spegnersi. Molière, da veterano della risata, costruisce nell’ultima sua opera una macchina teatrale inattaccabile.

Regia di Marco Zoppello, sul palco Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Marco Zoppello; scenografia Alberto Nonnato.

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