A Riva del Garda “Pale Blue Dot” Nello spazio con Voyager 1

Ultimo spettacolo della Stagione “gardesana” di prosa domani, 5 aprile: all’auditorium del Conservatorio di Riva del Garda Andrea Brunello porta in scena Pale Blue Dot, una storia di speranza, meraviglia, bellezza e disperazione ispirata a Carl Sagan. Inizio alle ore 21.

Il destino della sonda Voyager 1 si mescola con quella del suo creatore dalle tendenze suicide, quelle di suo figlio sognatore e quelle del pianeta Terra. Mentre il satellite si allontana dal sistema solare tutto cade in prospettiva, diventa chiaro che il nostro Pallido Pallino Blu, la Terra, è l’astronave più preziosa e va protetta senza esitazione e senza compromessi.

Perché non riusciamo a farlo? Forse non siamo “ingegnerizzati” per farlo? Non siamo così intelligenti? Ma quando tutto sembra perduto avviene la più incredibile delle rivoluzioni. È draconiana e necessaria. Il senso fatalistico di inevitabilità è sollevato dalle nostre anime e la struttura sociale cambia per sempre e per il meglio. Ma è successo veramente? Può succedere veramente? Oppure è una storia di speranza che deve essere raccontata e poi inviata al Voyager 1?

La Pale Blue Dot (pallido puntino azzurro) è una fotografia della Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza. L’idea di girare la fotocamera della sonda e scattare una foto della Terra dai confini del sistema solare è stata dell’astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan (New York 1934 - Seattle 1996). Il nome della foto è stato usato da Sagan anche per il suo libro del 1994 «Pale Blue Dot: a Vision of the Human Future in Space».

Il testo è di Andrea Brunello con il supporto e la regia di Christian Di Domenico, musica di Enrico Merlin, supporto tecnico di Roberto Tiella di Fbk, produzione Jpt. Biglietti dalle ore 20.30 Prenotazione con sms al n. 339 8192787 o email a luha.artsurvivalkit@gmail.com).

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