Stasera al Porteghet l'energia garage dei Sick Rose

di Fabio De Santi

Se si parla di garage punk in salsa tricolore non si può non fare riferimento ad una band come i Sick Rose che negli anni '80 hanno registrato un disco come "Faces" diventato un must in Italia per gli appassionati del genere. Proprio la formazione di Torino è tornata in azione con un nuovo album "Someplace Better", il settimo del loro percorso musicale, che sarà il cuore del live di stasera, martedì 22 alle 19, al Porteghet di Trento proposto da Cosmopolitan Greetings. Dai tempi del debutto i Sick Rose hanno cambiato pelle fino a raggiungere la maturità stilistica di una vera e propria r'n'r band oltre gli stereotipi stereotipi di genere, con lavori che si sono fatti notare quali "Blastin 'Out" pubblicato nel 2006 e "No Need For Speed" targato 2011. Il nuovo "Someplace Better" ha una tracklist di undici pezzi con tutte le influenze musicali della band: dal raw garage rock dei primi tempi fino al powerpop più raffinato di oggi.

Oltre ad una incessante attività live in tutta Europa, condividendo il palco con gruppi del calibro di Lyres, Stems, Fuzztones, Chesterfield Kings, Nomads per citarne alcuni, la carriera dei Sick Rose è stata evidenziata da importanti collaborazioni in studio di registrazione. Nel 2004 l'australiano Don Mariani (The Stems / DM3) ha collaborato con la band piemontese nel suo decisivo punto di svolta verso un suono pop più sofisticato, producendo gli ultimi due album. Un altro incontro fondamentale per i Sick Rose è stato quello dello scorso anno cone il musicista, compositore e produttore americano Ken Stringfellow (The Posies, Big Star, Rem) che ha portato alla realizzazione di "Someplace Better" uscito per la label Area Pirata. Un lavoro sul quale Distosioni.net scrive : "La sequenza dei brani è micidiale, come sempre alla voce Luca Re, alla chitarra Diego Mese (unici membri originali) e sodali: Valter Bruno al basso, Giorgio Cappellaro, alla chitarra, Alberto Fratucelli alla batteria e harmony vocals, ai quali si aggiungono i contributi di Stringfellow, che apprezziamo soprattutto per gli interventi alle tastiere".

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