Energia / I dati

Pellet, quotazioni in calo del 40 per cento rispetto allo scorso anno

L'indagine, effettuata ogni quattro mesi da Aiel presso le aziende associate e nei punti vendita della grande distribuzione, rivela un prezzo medio nazionale di circa 7 euro per il pellet certificato ENplus A1 confezionato in sacchi da 15 chili. Al Nord costa meno

BIOMASSE Legna sempre più cara

di Daniele Battistel

TRENTO. Se il valore della legna resta elevato, le quotazioni del pellet (nella foto) sono in discesa, con una riduzione del 40 per cento rispetto all'anno precedente. Inoltre, nonostante l'avvicinarsi dell’inverno, che tradizionalmente vede una lieve crescita dei prezzi per l’aumento della domanda, Aiel spiega di non rilevare elementi che suggeriscano un nuovo rialzo nei prossimi mesi.

L'indagine, effettuata ogni quattro mesi da Aiel presso le aziende associate e nei punti vendita della grande distribuzione, rivela un prezzo medio nazionale di circa 7 euro per il pellet certificato ENplus A1 confezionato in sacchi da 15 chili. Un livello dei prezzi che porta ad un risparmio superiore ai 4 euro al sacco rispetto alle rilevazioni dell’autunno 2022, quando con l’esplosione della crisi energetica la domanda di combistibili “alternativi” - tra cui evidentemente la segatura pressata essiccata - era schizzato alle stelle, e di conseguenza anche il suo costo.

L’analisi permette anche di evidenziare come le regioni del Nord Italia godano di prezzi mediamente più bassi, con una media di 6,23 euro a sacco, mentre le Isole pagano un prezzo medio più alto di 6,96 euro a sacco, dovuto ai maggiori costi di trasporto e logistica. Per quanto riguarda il cippato, le rilevazioni dei prezzi settembre 2023 da parte di Aiel confermano la convenienza di riscaldare edifici o produrre calore di processo con questo biocombustibile derivato da risorse del territorio.

La filiera locale che caratterizza la sua produzione e che dopo Vaia ha aumentato i volumi disponibili, è risultata decisiva per limitare gli aumenti di prezzo. Inoltre, la sua caratteristica di sottoprodotto di altre lavorazioni del legno unita ad un’ottima efficienza energetica lo rendono uno dei possibili protagonisti dell’economia forestale del futuro.

A settembre 2023 il prezzo del cippato della classe di qualità A1 si attestava a 145 euro a tonnellata o 39 euro/MWh (iva esclusa), mentre il cippato in classe B1 segnava un prezzo di 54 euro/tonnellata o 24,13 euro/MWh. Valori che non si discostano dalle ultime rilevazioni, ad ulteriore conferma della stabilità garantita dal cippato.

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