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Operatore del legno, arriva un nuovo corso per chi ha tra i 16 e i 50 anni: “Ottimi gli sbocchi professionali”

IL settore della fabbricazione e lavorazione del legno, con le sue 585 imprese locali e ben 2.745 addetti, nonché 164 aziende e 258 persone impegnate nel commercio del legname, sembra essere uno di quelli in grado di garantire lavoro

TRENTO. Un'opportunità di crescita ed una risposta concreta alla carenza di manodopera. L'istituto professionale "Sandro Pertini" di Trento ha deciso di investire ulteriormente sulla formazione, puntando ad inaugurare ufficialmente, con il prossimo anno scolastico, un nuovo corso serale volto all'ottenimento della qualifica di operatore del legno. «Parecchie volte, durante i mesi scolastici, ricevo richieste dalle aziende che cercano personale - ha spiegato la dirigente della scuola, Maria Rita Magistro -. Così abbiamo deciso di riprendere in mano questa progettualità, su cui già circa dieci anni fa avevamo ragionato. L'età dei frequentanti? Trattandosi di un corso serale, possiamo partire dai 16 anni fino ai 40 o 50. Quella media, considerati anche gli altri corsi serali che abbiamo per estetica ed acconciatura, si sta comunque abbassando molto».

Insomma, le necessità per partire con questo nuovo percorso formativo sembrano essere molteplici: da una parte le aziende che ricercano manodopera, dall'altra la voglia degli studenti di mettersi in gioco. Ma anche la spinta, ha sottolineato ancora la dirigente, di enti formativi come Agenzia del Lavoro, oppure di rappresentanza come l'Associazione Artigiani.

Ma come si strutturerebbe il corso? Innanzitutto servirebbero almeno quindici adesioni, dopodiché sarebbe extra-orario lavorativo, con un 30% di ore in meno rispetto ad un percorso formativo curricolare, tanto da consentire l'ottenimento della qualifica in due anni anziché in tre. Potranno accedervi tutti coloro che hanno già ottenuto un diploma di terza media, ma anche chi ha altri titoli scolastici o universitari e vuole mettersi in gioco nel mondo del lavoro.

Inoltre, ha aggiunto la dirigente, questa tipologia di percorsi formativi ricopre anche un importante ruolo di integrazione, considerando che un'importante quantità di ragazzi stranieri (che ha già avuto modo di formarsi nel proprio Paese d'origine) sceglie di seguire questi corsi per ampliare le proprie conoscenze ed adattarle al contesto in cui sta cercando lavoro.

E il settore della fabbricazione e lavorazione del legno, con le sue 585 imprese locali e ben 2.745 addetti, nonché 164 aziende e 258 persone impegnate nel commercio del legname, sembra essere uno di quelli in grado di garantire sbocchi interessanti.

«Invitiamo gli interessati a visitare il nostro sito per scoprire i dettagli del corso e manifestare il proprio interesse rispondendo al questionario - ha concluso Magistro -. Si lavorerà sulla costruzione del mobile ed altri aspetti molto importanti. Al giorno d'oggi la formazione è fondamentale e vediamo che in tanti, soprattutto i più giovani che hanno abbandonato gli studi in anticipo, se ne stanno rendendo conto».

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