Giustizia / Il caso

Cassiere insulta i clienti, licenziato ma il giudice annulla: da anni ambiente di lavoro stressante

Cremona, il Tribunale non riconosce la giusta causa: l'azienda aveva il diritto di rimproverare il dipendente, ma non di mandarlo via

CREMONA. Il cassiere in due occasioni aveva maltrattato e insultato i clienti e questo, con contestazioni "minori", aveva portato al suo licenziamento "per giusta causa" nel marzo 2022 . Il tutto era stato immortalato nelle telecamere di sorveglianza della filiale. Il Tribunale di Cremona, però, ha stabilito che il licenziamento del cassiere va annullato e che il lavoratore deve essere risarcito con 16 mesi di stipendio perché si era trovato a lavorare per anni in un ambiente "stressogeno".

"Al lavoratore va sicuramente rimproverato — scrive il giudice — di non aver saputo esercitare il dovuto autocontrollo manifestando all'esterno il proprio malessere in circostanze che richiedevano altro comportamento. Tale mancanza, però, si ritiene non possa integrare la giusta causa di licenziamento o il giustificato motivo soggettivo".

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