Lavoro / Lo scontro

Protesta sindacale all’assemblea della Federazione. Simoni: “Una provocazione”

Il presidente della Cooperazione all’attacco: “Siamo sconcertati, finora sempre relazioni costruttive con i sindacati. Le Famiglie cooperative offrono lavoro di qualità, uniche in Italia ad avere un contratto integrativo. Però possono mantenerlo solo in condizioni di sostenibilità economica”

TRENTO. “Un fatto grave e una forzatura inaccettabile”. Roberto Simoni, presidente della Cooperazione Trentina, interviene in maniera netta in merito alla protesta delle organizzazioni sindacali del consumo che manifesteranno davanti al palazzo della Cooperazione nel giorno della assemblea elettiva, domani giovedì 8 giugno. Lo ha fatto convocando oggi una conferenza stampa insieme al vicepresidente Italo Monfredini e al direttore generale della Federazione Alessandro Ceschi.
 

Le federazioni sindacali che sono impegnate in una trattativa per il rinnovo del contratto integrativo delle Famiglie Cooperative, hanno convocato una manifestazione per domani pomeriggio davanti alla sede della Federazione, in concomitanza con l’assemblea elettiva che riguarda tutti i settori cooperativi.


“Una provocazione che ci lascia sconcertati e molto perplessi – ha affermato Simoni – perché la Federazione in questi anni ha sempre mantenuto un rapporto di correttezza nella gestione di tutte le vertenze, tanto che sono decine i contratti firmati nei vari settori con le parti sindacali nell’ultimo triennio. Una forzatura che non rende giustizia di tutte le relazioni positive che abbiamo instaurato”.


”L’iniziativa avrà sicuramente un forte richiamo mediatico, ma non favorirà il dialogo. Il sindacato ha ripetutamente rifiutato di partecipare al tavolo di confronto. Evidentemente alla contrattazione preferisce il clamore delle manifestazioni di protesta”.
 

“Il contenimento dei costi è il tema principale - ha aggiunto il vicepresidente e referente delle relazioni sindacali Italo Monfredini. - È interesse delle cooperative remunerare in maniera equa e riconoscere premialità ai propri collaboratori, ma questo non deve andare a scapito della sostenibilità delle imprese”.
 

Per il direttore della Federazione Alessandro Ceschi “non è accettabile che si attacchi un modello di relazioni sindacali che finora ha portato a numerosi contratti firmati e altrettante situazioni critiche risolte. Sempre confrontandosi ai vari tavoli di contrattazione. Consideriamo strumentale l’attacco al nostro modello cooperativo, alla sua storia e ai suoi valori”.

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