Crisi / Il punto

Inflazione, continua ad aumentare il prezzo dei prodotti alimentari: boom degli acquisti low cost nei discount

I prezzi di frutta e verdura fanno un balzo in avanti del 7,6% condizionati anche dall’andamento del meteo pazzo con il moltiplicarsi di eventi estremi, tra siccità e maltempo, che hanno colpito duramente le coltivazioni in campo riducendone la disponibilità

ESTATE Sta per arrivare una stangata

TRENTO. Per le famiglie italiane sembra quasi una crisi infinita. I prezzi di frutta e verdura aumentano del 7,6% condizionati anche dall’andamento del meteo pazzo con il moltiplicarsi di eventi estremi, tra siccità e maltempo, che hanno colpito duramente le coltivazioni in campo riducendone la disponibilità. E’ quanto emerge dall’analisi dalla Coldiretti sull’andamento dell’inflazione ad aprile secondo Istat che evidenzia un aumento dell’11,8 % dei prezzi dei prodotti alimentari, superiore al dato medio dell’inflazione pari all’8,2%.


Per difendersi dagli aumenti 8 italiani su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis che evidenzia come siano cambiati anche i luoghi della spesa. Infatti – spiega Coldiretti – il 72% degli italiani si reca e fa acquisti low cost nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta. Le famiglie infatti – sottolinea la Coldiretti – vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti.
 

"Le difficoltà – afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi - si estendono dalle tavole dei consumatori alle imprese per le quali si sono registrati nell’anno di guerra aumenti dei costi, dal vetro alle etichette, dal cartone ai barattoli di banda stagnata, dai mangimi al gasolio. Nelle campagne a pesare sono anche le condizioni climatiche con siccità e maltempo che si sono abbattute sui raccolti".
 

Per salvare la spesa degli italiani e difendere la sovranità alimentare del Paese è necessario – conclude Coldiretti – aumentare i fondi destinati ai contratti di filiera per soddisfare gli investimenti proposti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura nell’ambito del Pnrr.

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