Economia / I numeri

L'export trentino continua a volare: +17,8%, è la miglior performance del Nordest

I dati sono stati elaborati dall'ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento. Le esportazioni sono costituite soprattutto da prodotti dell'attività manifatturiera, svetta la voce "macchinari e apparecchi"

TRENTO. È graziato anche dal ritocco, all'insù, dei prezzi, ma il dato è che l'export del Trentino continua a correre, ed i risultati sono migliori della media del Nord Est e della vicina provincia di Bolzano. E continua a correre per il settimo semestre consecutivo. I dati sono stati elaborati dall'ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento.

Import ed export: qui Trento. Nel terzo trimestre 2022, le vendite trentine all'estero registrano una crescita sostenuta: + 17,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Come detto, è una percentuale che si conferma superiore ai livelli raggiunti nel Nord Est (+14,8%), tuttavia inferiore all'andamento complessivo del sistema Paese: in Italia, da luglio a settembre, l'export ha fatto un balzo del 20,6%. Ma quali sono i settori produttivi che più di altri hanno fatto da traino sul mercati esteri? Le esportazioni, rileva la Camera di commercio, sono costituite soprattutto da prodotti dell'attività manifatturiera (più del 95% del valore complessivo).

In particolare, la quota maggiore è da attribuire alla voce "macchinari ed apparecchi" (19,7%), seguita da "prodotti alimentari e bevande" (17,2%), "mezzi di trasporto" (11,1%) e "legno, prodotti in legno, carta e stampa" (10,9%): questi quattro settori, insieme, rappresentano quasi il 60% di quanto in Trentino esporta.Quanto alle importazioni, che hanno registrato un +39,3% su base annua, al primo posto per incidenza si collocano i "mezzi di trasporto" (15,1%), e i settori che seguono sono "legno, prodotti in legno, carta e stampa" (14,0%), "sostanze e prodotti chimici" (10,0%) e "prodotti alimentari e bevande" (9,5%).

L'Europa è il nostro mercato. I 27 Paesi dell'Unione Europea sono il principale mercato di riferimento per l'import/export del Trentino. Nel terzo semestre, l'Europa ha assorbito il 57,2% delle esportazioni dalla nostra provincia, nello stesso tempo l'Europa è l'area da cui arriva il 68,7% delle nostre importazioni. E la Germania è, com'è noto, il primo partner. In valore, le merci che dal Trentino hanno raggiunto la Germania raggiungono i 209 milioni di euro, il 16,5% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. Dietro, ci sono gli Stati Uniti, con 161 milioni di euro, il 12,7% dell'export complessivo dal Trentino, quindi la Francia (115 milioni, il 9,1%) e il Regno Unito (105 milioni, l'8,3%).

Positivo il commento di Giovanni Bort, presidente dell'ente camerale trentino. «Seppur con un lieve rallentamento rispetto ai risultati dei trimestri precedenti» osserva Bort «i dati confermano i buoni risultati conseguiti dalle nostre imprese impegnate sui mercati internazionali e prospettano la possibilità che al termine del 2022 l'export trentini superi i 5 miliardi di euro. Doveroso sottolineare» aggiunte Bort «come una parte di questi incrementi sia anche effetto del rincaro dei prezzi di molte materie prime e del loro conseguente trasferimento sulle filiere produttive».

Qui Alto Adige: occhio ai prezzi. In Alto Adige, nei primi nove mesi del 2022, l'export ha invece già superato i 5 miliardi di euro: +16% rispetto allo stesso periodo del 2021. I macchinari rappresentano il 17,8% del totale. «Lccellente performance sui mercati esteri» commenta Harald Oberrauch, vicepresidente di Assoimprenditori dell'Alto Adige con delega alla internazionalizzazione «fa però il paio con un aumento dei costi di materie prime ed energia ancora maggiore». Un elemento di preoccupazione.

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