Infrastrutture / Il caso

Autobrennero, via libera agli investimenti pensando ad altri 50 anni di concessione: la partita verso il gran finale

I soci della spa hanno approvato un piano di finanza di progetto per 7,2 miliardi che punta su opere di sostenibilità ambientale e digitalizzazione. Ora si spera in un responso positivo dal governo, per chiudere finalmente la partita della futura gestione dell'autostrada. Cattoni: una proposta destinata ad avere un impatto enorme su tutti i territori attraversati dalla A22. Fugatti: un momento moilto delicato per il futuro di questa arteria fondamentale

TRENTO. I soci della spa Autobrennero danno il via libera alla finanza di progetto, 7,2 miliardi di investimenti per 50 anni: un passo verso, quella che si auspica, sia la chiusura della partita con un futuro ol di Roma all concessione per mezzo secolo.

Cinquant'anni di concessione e appunto 7,2 miliardi di opere destinate a trasformare l'autostrada del Brennero da analogica a digitale, a sostenere la transizione ecologica, a ridisegnare la viabilità ordinaria funzionale e a sostenere l'intermodalità per realizzare il primo "Green corridor" europeo.

Sono questi i contenuti della proposta di finanza di progetto, approvata dall'assemblea dei soci dopo il via libera unanime del consiglio di amministrazione, presieduto da Hartmann Reichhalter.

"Si tratta di una proposta destinata ad avere un impatto enorme su tutti i territori attraversati dalla A22 e sul principale collegamento via terra dell'Italia con il resto d'Europa. Parliamo di una mole di investimenti tre volte superiore all'investimento sostenuto per costruire l'autostrada", ha detto l'amministratore delegato, Diego Cattoni.

Il piano economico prevede investimenti per 7,2 miliardi di euro per la transizione ecologica e l'innovazione tecnologica. Ci saranno risorse per la terza corsia reale tra Verona e la A1, per la terza corsia dinamica da Bolzano a Verona, il rifacimento dei sovrappassi, la schermatura sonora, il rinnovamento delle stazioni e delle aree di servizio e nuovi autoparchi per i tir e.

Si prevede, poi, di finanziare opere nelle sei province attraversate, assieme all'ampliamento del porto fluviale di Valdaro, un nuovo hub intermodale a Isola della Scala, finanziamenti per Interbrennero e per realizzare la tratta Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana.

Inoltre, la società si impegna a continuare a versare ogni anno per tutta la durata della concessione una quota per iniziative legate all'intermodalità.

"Questa proposta ha saputo trovare il giusto equilibrio tra tutti gli interessi coinvolti, sia dei soci pubblici che dei soci privati. Confidiamo che il concedente possa trovare idonea la nostra proposta e farla propria", ha concluso il presidente Reichhalter.

I progetti facenti parte della proposta di finanza di progetto sono stati firmati dal direttore tecnico generale di Autostrada del Brennero, Carlo Costa, in qualità di progettista e responsabile dell'integrazione delle prestazioni specialistiche. Si tratta di progetti realizzati direttamente dalla struttura tecnica di Autostrada del Brennero con il supporto di alcune figure professionali esterne appositamente incaricate. "Ogni intervento - ha affermato Costa - è stato pensato in modo da trovare congruità con gli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu nell'ottica di una sostenibilità integrale".

"Siamo sicuri che la nostra proposta faccia a un tempo gli interessi dei territori, del Paese e dell'ambiente. Si tratta di un piano di investimenti di grande rilevanza ed è essenziale che i territori restino protagonisti delle loro principali infrastrutture per poter sempre decidere del proprio futuro", ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a seguito dell'approvazione della proposta di finanza di progetto dall'assemblea dei soci di Autostrada del Brennero-A22.

"Il progetto è stato sviluppato a salvaguardia e a tutela di tutti i territori percorsi dall'autostrada, in un'ottica di corridoio e con grande attenzione allo sviluppo sostenibile e alla digitalizzazione. Ora l'auspicio è che venga valutato positivamente dal governo", ha aggiunto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, precisando che si tratta di "un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza".

Frattanto, ieri, si è discusso di A22 anche in consiglio regionale.

"Stupiti e anche un po' delusi perché si è scelto la strada dell'incomprensione: il nostro emendamento era, è, una semplice proroga. Si sostituisce la scadenza del 2021 con il 2024, mantenendo in questo modo il numero superiore a cinque dei componenti del Cda dell'Autostrada del Brennero", ha detto Fugatti, commentando l'esito del dibattito di ieri, 13 aprile, sul disegno di legge in materia di società a partecipazione pubblica, svoltosi nella seduta di ieri a Bolzano.

Nella seduta, le minoranze, dopo aver provato a fare mancare il numero legale, uscendo dall'aula, hanno chiesto di discutere tutti gli emendamenti presentati, portando al rinvio del voto.

"Il momento è molto delicato per quanto riguarda il futuro dell'autostrada, quest'aula lo doveva sapere con estrema chiarezza. L'ho detto e ripetuto: qui non c'è collegamento con i compensi degli amministratori, e per rassicurare in modo ulteriore avevamo presentato, in accordo anche con il presidente Arno Kompatscher, un emendamento che escludeva aumenti di compensi", ha precisato Fugatti.

"Noi lavoriamo per salvaguardare la presenza di tutti i territori, dal Brennero a Modena, compresi i Comuni di Trento e Bolzano, che altrimenti sarebbero esclusi nell'organo gestionale di A22. L'ammontare complessivo dei compensi non potrà superare i livelli massimi previsti dallo Stato per un Cda di cinque elementi: l'ammontare massimo astratto è pari a 530.000 euro, ma negli ultimi tre anni ha già subito un taglio del 14%", ha quindi concluso il presidente.

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