Gli impiantisti chiedono al governo di poter riaprire: "Garantiamo la sicurezza"

“Abbiamo la necessità di definire al più presto la data della ripartenza, che ci auguriamo possa essere in prossimità della data di riapertura di bar e ristoranti. Gli impianti a fune sono il volano di un’importante filiera, che a valle trova albergatori, commercianti, maestri di sci e guide alpine, ristorazione; e a monte, grazie a costanti e ingenti investimenti diretti, genera lavoro per imprese locali e non, innescando un processo virtuoso con benefici in termini di benessere sociale e introiti per le casse dello Stato”. Così, in una nota, l’Associazione nazionale esercenti funiviari che, nelle scorse settimane, auspicando una prossima riapertura del settore, ha elaborato e sottoposto all’attenzione del Governo una serie di regole per poter garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.

“Abbiamo urgenza di riaprire - dichiara nella nota la presidente, Valeria Ghezzi - e dimostrare che, con le giuste cautele, gli impianti possono essere fruibili già da questi mesi estivi, in quanto sono un mezzo che garantisce un trasporto sicuro, di breve durata e molto ben areato”, conclude.

Tante polemiche per le conseguenze sui contagi aveva suscitato la mancata chiusura degli impianti in Trentino nell'ultimo week-end prima del "lockdown", quello dell'8 marzo. 

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