Finite le vendemmie in Trentino si fa la grappa: 2,5 milioni di bottiglie

Gli alambicchi del Trentino sono ufficialmente accesi per le vinacce della vendemmia 2019, leggermente posticipata rispetto allo scorso anno. L’attività di distillazione nelle oltre 20 distillerie dell’Istituto di tutela grappa del Trentino è cominciata ormai da una ventina di giorni.

Prevista una produzione in lieve calo rispetto allo scorso anno di circa il 10-15% rispetto al 2018, quando invece si era avuto un incremento rispetto alla precedente annata in linea con quella di quest’anno. «I presupposti per un’ottima annata ci sono in quanto si è verificata una acidità delle uve mediamente alta, fattore questo che determina la sanità e qualità delle vinacce in fase di fermentazione e conservazione e come sempre sarà la mano del distillatore a dare il plus che la grappa col Tridente riserva», sottolinea l’Istituto di tutela grappa del Trentino.

Rispetto agli anni precedenti è in continua crescita la disponibilità di vinaccia da uve biologiche - sottolinea l’Istituto - che quindi daranno origine a grappa bio, un fenomeno questo dato soprattutto dalla conformità del territorio che prevede un clima che agevola questo tipo di coltivazione.

Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa (il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl) vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 130.000 quintali di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta ci sono quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa.

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