Lo spread vola sopra quota 260 Titoli di stato sotto pressione

AGGIORNAMENTO: La Borsa di Milano chiude in calo con il Ftse Mib che cede il 2,65% a 21.350 punti. Sulla seduta pesano le incertezze del quadro politico italiano dopo l’incontro tra il premier incaricato, Carlo Cottarelli, ed il capo dello stato, Sergio Mattarella, e la notizia che si rivedranno domani.

AGGIORNAMENTO: Lo spread risale sopra i 280 punti base, a 282 punti, al termine dell’incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli e il presidente Mattarella al Quirinale. Il rendimento del 10 anni italiano è in rialzo al 3,08%.

AGGIORNAMENTO: Rallenta lo spread tra Btp e Bund che scivola sotto la soglia dei 260 punti base, a 255 punti, con il rendimento del 10 anni italiano al 2,87%. Il divario tra i titoli biennali italiani e tedeschi cala sotto i 250 punti base, a 243, con il tasso del Btp a 2 anni all’1,7%.

La Borsa di Milano riduce le perdite in attesa della lista dei ministri del nuovo governo che il Premier incaricato, Carlo Cottarelli, presenterà a breve al Capo dello Stato. Il Ftse Mib cede l’1,8% a 21.512 punti, con scambi per un controvalore di 3,2 miliardi di euro, rispetto ai 3,6 miliardi di ieri. In calo anche lo spread tra Btp e Bund che si attesa a 253 punti base ed il rendimento del decennale italiano al 2,85%.

AGGIORNAMENTO: «Lo sviluppo negativo dei mercati porterà gli italiani a non votare più a lungo per i populisti».

È quello che «spera» il commissario al Bilancio europeo Guenther Oettinger, secondo un tweet di Bernd Thomas Riegert, che anticipa sul social network i contenuti di un’intervista per Deutsche Welle, che sarà diffusa stasera.

AGGIORNAMENTO: Lo spread tra Btp e Bund decennali ripiega a 282 punti base, con il tasso di rendimento sui titoli italiani al 3,10%.

AGGIORNAMENTO: Il Tesoro ha assegnato tutti i 5,5 miliardi di euro di Bot a sei mesi, con scadenza novembre 2018, messi in asta oggi, ma il tasso è schizzato all’1,213% contro il rendimento negativo di -0,421% della precedente asta equivalente del 26 aprile. La domanda è stata pari a 1,19 volte l’importo offerto, contro l’1,65 di un mese fa.

AGGIORNAMENTO: Lo spread Btp-Bund decennali corre ancora e tocca i 320 punti base, con un tasso di rendimento al 3,4%, per poi riassestarsi sui 310 punti. Il differenziale sui titoli biennali sfiora invece 300 punti con un rendimento superiore al 2%.

AGGIORNAMENTO: Non si arresta la corsa dello spread. Nel giro di pochi minuti il differenziale tra Btp e Bund decennali è schizzato a 300 punti base. Il tasso di rendimento dei titoli italiani è oltre il 3%, ai massimi da giugno del 2014.

AGGIORNAMENTO: Piazza Affari amplia il calo dopo quasi un’ora di scambi (indice Ftse Mib -2,8%). Sotto pressione i titoli bancari, per effetto dell’esposizione sul debito pubblico italiano, con lo spread Btp/Bund a 256 punti base. Ubi Banca cede il 4,72% dopo due congelamenti, Intesa (-2,84% teorico) e in asta di volatilità, mentre Poste (-4,49%), Mps (-3,89%) e Unicredit -3,5%) segnano il passo. Segno meno anche per Generali (-2,9%) e Unipol (-2,68%), insieme a Fca (-2,56%), Tim (-2,52%) e Mediaset (-2,27%).

AGGIORNAMENTO: L’incertezza politica pesa anche sull’andamento dei titoli di Stato italiani a 2 anni. Rispetto a venerdì scorso, il rendimento è schizzato da 0,67% a 1,39%, tornando ai livelli del 2013. Lo spread rispetto all’equivalente tedesco è aumentato di circa 50 punti rispetto alla chiusura di ieri e di oltre 100 punti rispetto a venerdì, salendo a 210 punti contro i 108 del 25 maggio.

AGGIORNAMENTO: Scivolone di Unicredit e degli altri titoli bancari in apertura di Borsa. Il titolo di Piazza Gae Aulenti lascia sul campo il 3,36% a 14,32 euro, Ubi è congelata con un calo teorico del 2,45%) e Banco Npm lascia sul campo il 2,58% a 2,19 euro. Sotto pressione anche Poste (-3,35% a 7,08 euro) ed Mps (-3,48% a 2,35 euro).


 

Continua a salire alle prime battute lo spread tra Btp e Bund che ha guadagnato altri 10 punti fino a quota 260, ai massimi da ottobre 2013. Vola anche il rendimento del titolo decennale italiano al 2,90%.

Avvio di seduta in forte calo per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib cede l'1,8% a 21.535 punti.


 «Salvini e Di Maio hanno fregato i risparmiatori: quello che sta aspettando in Puglia il reddito di cittadinanza, la famiglia del ceto medio con il mutuo...». Lo dice Matteo Renzi a Radio Capital. «Lo spread è una tassa, che pagano i cittadini italiani. Chiamatela non flat tax, ma Salvini tax», aggiunge.
«Volevano andare a votare, non volevano governare», nota Renzi. «Mattarella ha fatto di tutto per far partire il governo M5s-Lega. Loro hanno preso in ostaggio l’Italia non perché Mattarella ha detto no a un ministro ma perché la marea di promesse che avevano fatto era troppo alta: hanno avuto paura e si sono inventati Savona. Se si sta alzando lo spread e crescono le rate del mutuo è perché hanno preso in ostaggio il Paese», afferma. «Savona nel 2015 scriveva di un progetto segreto di uscita dall’Euro in una settimana, ma nessuno ha votato per uscire dall’Euro. Il 4 marzo Savona non lo conoscevano Di Maio e Salvini: che diventasse il punto di rottura di un governo non ci crede neanche Salvini. Son bravi a fare la campagna elettorale ma avevano paura di governare».


 

«Lo spread a 260...è evidente che nessuno vuole che andiamo al governo». Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, a Radio Anch’io, su Radio Rai 1.

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