L'avanzata di Trump non piace ai mercati Preoccupazione in Asia, crolla Wall Street

Mentre lo spoglio dei voti vedeva avanzare Donald Trump, Wall Street crollava. I future sullo S&P 500 perdono il 5%. In forte calo anche il Nasdaq che cede il 5%.

L'indice Dow Jones perde 625 punti, oltre il 3%.

Crolla la valuta messicana, il peso, che precipita del 12% sul dollaro, effetto delle minacce di Trump di costruire un muro per dividere gli Stati Uniti dal Paese confinante a sud.

Anche le chance di un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed scendono sotto il 50% dal 78% di prima dell'inizio dello spoglio dei voti. La notizia che il tycoon si avvicina alla soglia della Casa Bianca si ripercuote anche oltre confine.

Il peso messicano, termometro delle elezioni americane, affonda del 12%, il calo maggiore dal 2008. Il sito ufficiale del Canada dedicato ai servizi di informazione per ottenere il visto d'ingresso - immigration service - è "irraggiungibile", riferiscono i media internazionali i quali sottolineano che "il tilt è probabilmente legato" ai risultati di Trump nelle presidenziali Usa.

A prescindere da chi sarà il nuovo presidente americano, non "ci saranno gravi impatti sulla Cina": è la posizione che prevale sui media di Pechino, mentre sono ancora in corso le operazioni di spoglio del voto negli Stati Uniti.

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