797 trentini chiedono la regolarizzazione per oltre 300 milioni tenuti nascosti all'estero

di Francesco Terreri

Circa 800 trentini con patrimoni non dichiarati all’estero hanno deciso di regolarizzare la propria posizione utilizzando la norma sulla «voluntary disclosure», ovvero collaborazione volontaria.

In questo modo sono emerse attività estere per 309 milioni di euro. Di esse, 46 milioni e mezzo di euro sono rientrati in Italia mentre il resto, pur regolarizzato, è rimasto oltre confine. L’Agenzia delle Entrate stima per la nostra provincia un gettito fiscale di circa 20 milioni di euro.

Per l’esattezza sono 797 le istanze presentate da contribuenti trentini nell’ambito della cosiddetta «voluntary disclosure», la procedura di collaborazione volontaria per l’emersione dei capitali detenuti all’estero, equivalenti allo 0,62% del totale nazionale. Sono emerse attività estere pari a 308.783.260 euro, di cui 46.460.428 euro rientrate in Italia.

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