Cavit, bilancio ok. Addio Orsi Lutterotti nuovo presidente

Fatturato in crescita (+ 5,2%, a 166,8 milioni di euro) grazie allo spumante tedesco, crescita dell’export nei paesi di riferimento (Usa e Canada: +6,5%), utile netto a 5 milioni. Sono i numeri del bilancio di Cavit, che l’assemblea ha approvato oggi, nel giorno della staffetta al vertice del colosso di Ravina. Dopo 10 anni, infatti, Adriano Orsi ha lasciato la guida del consorzio: al suo posto è stato eletto Bruno Lutterotti (nella foto a destra), presidente della Cantina di Toblino, da sei anni in Consiglio direttivo e da 3 vicepresidente di Cavit. Lorenzo Libera è invece il nuovo vicepresidente.

«Sarà una presidenza nel segno della continuità, i risultati che anche questo bilancio attesta, sono indice di una corretta interpretazione delle strategie sul territorio e sui mercati - ha affermato Lutterotti - Cavit può portare un grande contributo al sistema trentino e nostro compito sarà quello di far si che questa potenzialità venga espressa al meglio».

I NUMERI

In crescita il fatturato, 166,8 milioni di euro, con  un + 5,2% sull’anno precedente. Il dato considera i 6 milioni di euro di fatturato della controllata tedesca Kessler, a tutti gli effetti parte integrante del gruppo Cavit.

La gestione positiva viene confermata anche nel dato di vendita a perimetro costante, 160,8 milioni di euro con un incremento dell’1,5 % verso i 158,8 milioni dell’anno precedente.

Si confermano in crescita tutte le categorie di prodotto su cui l’azienda sta investendo negli ultimi anni risorse e attenzione, in particolare cresce dell’8,5% lo spumante.

Gli investimenti operati sui brand a maggior valore aggiunto e la rinnovata rete commerciale in Italia - spiega il consorzio - hanno dato impulso a tutti i marchi «core» dell’azienda nei rispettivi canali, sia in GDO che nell’Ho.Re.Ca.

Nella GDO l’incremento è del +8,5%, nell’Ho.Re.Ca +5%, dato particolarmente significativo in considerazione della contrazione dei consumi fuori casa nello stile di vita delle famiglie italiane.

L’export rimane la componente più rilevante del fatturato (79%), assumono quindi un’importanza particolare la crescita del 6,5% sul mercato nordamericano (Usa e Canada), principali paesi di riferimento.

La profittabilità della crescita trova conferma nell’utile netto, 5 milioni di euro, dato che si mantiene positivo dopo aver garantito una remunerazione ai soci conferitori in costante crescita negli ultimi 6 anni.

Solida la posizione finanziaria netta (PFN) che garantisce indipendenza dagli istituti di Credito e concrete possibilità di finanziare la crescita.

In tema di sostenibilità ambientale Cavit ha conseguito il Certificato di Eccellenza attribuito da Certiquality, organismo specializzato nella certificazione dei sistemi di gestione per la qualità, l’ambiente, l’energia, la sicurezza sul lavoro, nella certificazione di prodotto e nella formazione.

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