Negozianti: no all'estensione della zona a traffico limitato

di Fabia Sartori

No all'estensione della Ztl (zona a traffico limitato) all'«uncino» formato da via Galilei, via Roggia Grande, via Calepina ed un micro tratto di via Mantova. La presa di posizione arriva dai titolari delle attività commerciali che hanno sede nella zona a ridosso della fontana «Lavaman del sindaco». I quali sono allarmati dallo «stop» che sarà imposto alle automobili a partire dalla prossima estate: il rischio sarebbe quello di far «morire» l'area del centro storico sede di molti negozi e servizi, trasformandola in una sorta di «triangolo maledetto».


«Questa scelta infelice impedirà ai clienti abituali di parcheggiare e fruire delle attività commerciali e dei servizi: si perderanno almeno 40 posti auto, che non saranno più utilizzabili dalla clientela - afferma Fabrizio Pedrolli dal tabacchino di via Galilei - Rischiamo di avere un notevole calo di vendite e di perdere ingressi nei negozi». Già, perché secondo i commercianti intervistati (a risentire maggiormente della problematica sono soprattutto i negozi disposti tra via Galilei e via Roggia Grande) il punto di forza dell'«uncino» è proprio la sua vocazione commerciale: «Non siamo di fronte ad un luogo di passeggio o di passaggio dove possano essere ammirati monumenti o altre attrazioni storiche o culturali - dichiara Mario Scala della Libreria Scala in via Roggia Grande. - Se tolgono la possibilità di raggiungerci in auto, non avremmo un giro sufficiente per sopravvivere e la zona andrà a morire. E di certo non possiamo pensare di trasferire l'attività, visti gli affitti esorbitanti».

«Non vogliamo certo fare la fine di via Marchetti - riprende Pedrolli. - Anche lì un tempo era possibile il transito in auto. Oggi il flusso pedonale è minimo: un mortorio, con conseguente penalizzazione delle attività commerciali».
Gli intervistati lamentano un grande difetto di comunicazione da parte dell'amministrazione comunale: «Vorremmo tentare di capire in che maniera i nostri politici hanno preso questa decisione - spiega Pedrolli - È vero che da anni si parla di portare la Ztl in questa parte di centro storico ma non è stato aperto nessun tavolo di confronto: abbiamo appreso la notizia dai giornali». Non solo. «Siamo già stati fortemente penalizzati con l'aumento degli stalli a pagamento fino a 1,80 euro all'ora», sottolinea Scala. «Sembra che il desiderio degli amministratori sia quello di portare tutte le auto fuori dal centro città - dice Marilena Depaoli dell'omonima profumeria in via Roggia Grande - con il conseguente pericolo di favorire i centri commerciali piuttosto che i piccoli negozi del centro».
Tra le potenziali problematiche sollevate c'è il traffico automobilistico, che comunque rimarrebbe. «La decisione di portare qui la Ztl dovrebbe andare di pari passo con la creazione di una piazzetta priva di traffico veicolare - aggiunge Depaoli - invece la circolazione sarà comunque permessa ai residenti, i parcheggi saranno a loro disposizione: in questo modo perderemo la clientela ma non la presenza di automobili e moto parcheggiate per strada».

Sono in particolare due le attività commerciali che prevedono grossi disagi e calo di mercato a seguito dell'introduzione della Ztl: l'Autorimessa Europa di via Roggia Grande e il negozio Casalinghi Franzinelli di via Calepina. «Dicono che la nostra attività potrà continuare ma ogni sera dovremo avere cura di consegnare la lista delle targhe delle auto che hanno avuto accesso al parcheggio, in modo che i conducenti non vengano multati - Gianluca Pallaoro del garage Europa - Capita spesso che alcuni non trovino posto da noi: in quel caso il transito in Ztl avverrebbe ugualmente, ma non la sosta. Come potremmo gestire queste casistiche? Comunque saremo penalizzati». Problemi di carico e scarico sono sollevati anche da Elena Franzinelli , titolare della ferramenta: «Il ritiro delle liste nozze o delle reti a doghe diverranno un'utopia: l'unica soluzione è consegnare a domicilio - afferma - Anche a noi è stato proposto di rilevare la targhe con fotocellule e poi comunicare la lista, ma è una procedura troppo laboriosa».

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