Dorfmann: la proroga A22 ora va spiegata in Europa

«Tutta la questione della proroga della concessione dell'A22 va spiegata bene in Europa per fare capire a chi decide sulla concorrenza a Bruxelles che qui non si è davanti a una concessione normale, perché non porta più profitto, ma al finanziamento di un'altra opera: il tunnel del Brennero e l'intera linea ferroviaria da Verona al Brennero». Herbert Dorfmann, europarlamentare Svp, si è già attivato per cercare di favorire il via libera dell'Ue alla proroga della concessione per l'Autobrennero, che finalmente anche il governo italiano ha deciso di sostenere in alternativa alla gara

di Luisa Maria Patruno

«Tutta la questione della proroga della concessione dell'A22 va spiegata bene in Europa per fare capire a chi decide sulla concorrenza a Bruxelles che qui non si è davanti a una concessione normale, perché non porta più profitto, ma al finanziamento di un'altra opera: il tunnel del Brennero e l'intera linea ferroviaria da Verona al Brennero».

 

Herbert Dorfmann, europarlamentare Svp, si è già attivato per cercare di favorire il via libera dell'Ue alla proroga della concessione per l'Autobrennero, che finalmente anche il governo italiano ha deciso di sostenere in alternativa alla gara.

herbert dorfmann

Secondo Dorfmann sarà essenziale dimostrare soprattutto alla danese Margrethe Vestager, nuova commissaria europea alla concorrenza della commissione Juncker, che nel caso dell'A22 non si sta trattando di una concessione autostradale qualsiasi come tutte le altre.


Onorevole Dorfmann, qual è la differenza tra la concessione per l'A22 e le altre tale da superare le norme europee sulla concorrenza che imporrebbero la gara?


Qui si sta parlando di un modello innovativo che alla fine dovrebbe interessare anche le autorità europee perché la rete ferroviaria del Brennero di cui si parla è una rete Ten-T (reti di trasporto trans-europee, Ndr.) prioritaria europea e dunque l'Ue dovrebbe avere tutto l'interesse che vada avanti.


Ritiene che ci sia questa consapevolezza in Europa?


Io mercoledì scorso ho parlato con il nuovo commissario europeo per i trasporti, lo slovacco Maros Sefcovic, e gli ho spiegato l'intero impianto. Ora la cosa più importante è che il governo italiano abbia finalmente le idee chiare, perché fino adesso non è stato così. Adesso sicuramente si può avviare una trattativa con Bruxelles per trovare una soluzione. Ritengo che tutti siano ben coscienti che una soluzione si trova solo insieme, non penso che sia l'idea dell'Italia di fare una legge senza chiedere niente a nessuno in Europa..


Quale sarà l'iter per riuscire ad ottenere il via libera all'Europa sulla richiesta di proroga per 31 anni elaborata dal ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi?


Ora il governo sottoporrà il provvedimento ai commissari competenti che sono il commissario ai trasporti e alla commissaria danese alla concorrenza. Entrambi sono nuovi.


Il commissario per il tunnel del Brennero, Fabris è preoccupato che la questione non si definisca in tempo per sbloccare i 550 milioni di A22 messi da parte a questo scopo. I tempi saranno lunghi?


Io penso che i tempi a Bruxelles saranno abbastanza brevi. I problemi erano a Roma dove per tanto tempo non si è riusciti a concordare una proposta. È chiaro infatti che è inutile andare a trattare a livello comunitario se non si sa chiaramente cosa fare. E ripeto che se l'Italia si presenta proponendo una semplice proroga questo non funziona. Va costruita bene l'«eccezionalità» di questa concessione che non la rende appetibile sul mercato perché si è costruito un modello per gli investimenti in infrastrutture che forse potrebbe andare bene anche per altre reti strategiche a livello europeo per le quali oggi non ci sono i fondi per finanziarle.


Tempi brevi cosa vuol dire in Europa?


La concessione di A22 è già scaduta e io sono convinto che è interesse di tutti accelerare perché si parla tanto di crescita e questa proroga vuol dire smuovere risorse per investimenti non solo sulla rete ferroviaria del Brennero ma anche per costruire altri tratti autostradali su altre concessioni (l'impegno finanziario dell'A22 sarebbe complessivamente di 5 miliardi, Ndr.). E questi fondi si possono finalmente utilizzare solo se si arriva a un accordo.

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