La Svizzera andrà al voto sul segreto bancario

Gli svizzeri dovranno votare sul mantenimento del leggendario segreto bancario nella Confederazione: munita di oltre 117mila firme, l'iniziativa popolare dovrebbe tenersi nel 2016.

Gli svizzeri dovranno votare sul mantenimento del leggendario segreto bancario nella Confederazione: munita di oltre 117mila firme, l'iniziativa popolare intitolata «Sì alla protezione della sfera privata» è stata infatti depositata presso la competente cancelleria federale. Il testo - che vuole proteggere il segreto bancario per chi risiede nel Paese - potrebbe essere sottoposto al verdetto del popolo nel 2016.


«Dobbiamo evitare che lo tsunami della trasparenza fiscale varchi le nostre frontiere», ha affermato il deputato liberale ginevrino Christian Luscher, tra i sostenitori dell'iniziativa promossa da un comitato di partiti di destra che è riuscito a raccogliere ben più delle 100mila firme necessarie in Svizzera per sottoporre un testo a votazione popolare.


Per i promotori, «la protezione della sfera privata per mezzo del segreto bancario deve restare garantita» ed «è tempo di porre fine a tendenze avverse al cittadino, almeno all'interno del Paese». Con l'iniziativa - spiegano - sarà garantito costituzionalmente ciò che finora era considerato ovvio: il diritto di ogni persona alla protezione della propria sfera privata. Ogni persona con domicilio in Svizzera deve essere protetta nella sua sfera privata finanziaria in particolare dalle autorità nazionali», affermano.


Per Luscher, la Svizzera non ha accettato la trasparenza e lo scambio di informazioni con i Paesi dell'Ocse (Organizzazione cooperazione e sviluppo economico) «con grande piacere. Ma possiamo ancora decidere quel che vogliamo fare nel nostro Paese, come il Lussemburgo o l'Austria che hanno conservato il loro segreto bancario interno», ha detto citato dalla stampa.

 

I promotori affermano che il loro testo non mira a protegge evasori e frodatori fiscali. «Quando sussiste il motivato sospetto dell'esistenza di un reato grave, le autorità nazionali continueranno a ottenere informazioni da terzi», hanno affermato. Si tratta di «scongiurare uno Stato omnipresente e omnisciente nella vita dei cittadini».

 

L'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) ha fatto sapere che non appoggerà il testo.

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