Chiusure dell'Orvea, un centinaio di esuberi

Dopo l'acquisizione da parte del gruppo Poli parte la razionalizzazione per Orvea. E verranno prese decisioni d'impatto: saranno chiusi il supermercato di via Brennero al Tridente e l'ingrosso di via del Garda a Rovereto. La nuova Orvea, quindi, parte con un centinaio di esuberi su 400 dipendenti. Poli però punta alla massima ricollocazione dei lavoratori, ad iniziare dall'inaugurazione, prevista tra una settimana, dell'Iperpoli di via Pranzelores (il maggiore negozio del gruppo in provincia) che darà lavoro a 50 nuovi occupati.

di Francesco Terreri

ORVEAChe i 40 dipendenti Orvea degli uffici amministrativi e i 30 del magazzino di Lamar di Gardolo fossero diventati «doppioni» dopo l'acquisizione della catena da parte del gruppo Poli si sapeva. Ora, però, parte anche la razionalizzazione della rete commerciale: saranno chiusi il supermercato di via Brennero al Tridente, che conta 23 addetti, e l'ingrosso di via del Garda a Rovereto, con 5 addetti, attività entrambe in rosso.


La nuova Orvea, quindi, parte con un centinaio di esuberi su 400 dipendenti. Poli però aveva escluso da subito di fare «macelleria sociale» e i sindacati trattano per la ricollocazione degli addetti. Intanto il gruppo Poli inaugura, tra una settimana, l'Iperpoli di via Pranzelores con 50 nuovi occupati.
In questi giorni la nuova gestione di Orvea sta comunicando ai dipendenti le scelte sui tagli e la chiusura dei negozi, motivate con le perdite degli ultimi anni. Dopo l'acquisizione di luglio, il gruppo Poli, attraverso la capogruppo F.lli Poli spa, ha l'88% del capitale di Orvea, mentre il 12% è della Bertoldi Holding srl, la società di  Giacomo e Gianluca Bertoldi, i due nipoti del fondatore Aldo Bertoldi. Giacomo Bertoldi è il presidente, amministratore delegato è  Marcello Poli, in cda siede anche Franco Tabarelli De Fatis.


Orvea ha ottenuto l'anno scorso un fatturato di 68,4 milioni di euro, in calo dell'8% rispetto ai 74,7 milioni del 2012, anche se la diminuzione è stata amplificata dalla cessione di filiali nel veronese. I conti si chiudono in rosso di 3,6 milioni, praticamente la stessa perdita dell'anno prima. Poli ha messo in cantiere un piano di riordino dell'azienda e rilancio del marchio che passa anche per una razionalizzazione dei costi. In via teorica, per raggiungere il livello di produttività del gruppo Poli, in Orvea gli esuberi sarebbero più di cento. Intanto vanno verso la dismissione i negozi più in perdita mentre saranno ammodernati altri punti vendita - in tutto i negozi sono 11 - che hanno strutture obsolete.


Nell'incontro della scorsa settimana con i sindacati, Marcello Poli aveva messo le carte in tavola, anche se sull'esito della riorganizzazione della struttura e dei punti vendita e sul futuro dei 100 dipendenti in esubero non ci sono ancora decisioni definitive. Il supermercato al Tridente è una struttura di proprietà ed è già stata avviata la ricerca di un possibile acquirente. Potrebbe anche spuntare una proposta di acquisizione con apertura di una nuova attività e, magari, il recupero di posti di lavoro.


Non c'è dubbio, d'altra parte, che le valutazioni di Poli tengono conto ora di tutto l'insieme Poli-Orvea, un gruppo da oltre 450 milioni di volume d'affari. E i Supermercati Poli - 248 milioni di fatturato nel 2013, 387 come gruppo - si stanno espandendo. Sono due le aperture previste in queste settimane. Giovedì 2 ottobre, in particolare, è in calendario quella dell'Iperpoli da 2.500 metri quadri in via Pranzelores, il maggiore negozio del gruppo in provincia. Nella stessa zona del supermercato Orvea del Tridente.

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