Il governo non arretra «Meno ferie ai magistrati»

Nessuna marcia indietro sul taglio delle ferie ai magistrati. Il vice ministro alla Giustizia Enrico Costa scende in campo all'indomani delle parole pronunciate dal Guardasigilli su possibili modifiche alla misura contenuta nel decreto legge sulla giustizia civile che riduce le vacanze delle toghe da 45 a 30 giorni e che è stata duramente contestata dall'Associazione nazionale magistrati. E chiarisce che questa non è solo la sua posizione, ma quella che lo stesso Andrea Orlando gli ha espresso in un colloquio

tribunale eredità sentenza giudice avvocatoNessuna marcia indietro sul taglio delle ferie ai magistrati. Il vice ministro alla Giustizia Enrico Costa scende in campo all'indomani delle parole pronunciate dal Guardasigilli su possibili modifiche alla misura contenuta nel decreto legge sulla giustizia civile che riduce le vacanze delle toghe da 45 a 30 giorni e che è stata duramente contestata dall'Associazione nazionale magistrati. E chiarisce che questa non è solo la sua posizione, ma quella che lo stesso Andrea Orlando gli ha espresso in un colloquio.

 

"Ho dato anche una disponibilità a riconoscere una specificità che riguarda la magistratura e da questo confronto potrà venire fuori qualcosa che si può anche tradurre in un emendamento" aveva detto il ministro a Firenze. Una presa di posizione presentata dai giornali come un'apertura o addirittura un cedimento nei confronti dei magistrati; secondo Costa si tratta però di una "lettura fuorviante": "Non c'è e non ci sarà alcuna retromarcia sulle ferie dei magistrati. Si tratta di una norma, inserita in un provvedimento organico, finalizzata a rendere più rapida la risposta di giustizia e non c'è alcuna ragione per tornare indietro. Ne ho parlato con il Ministro Orlando e questo è il suo pensiero".

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