«Pubblica amministrazione, ora vanno fatti dei tagli»

«Nella Pubblica amministrazione «c’è troppo grasso che cola», «vanno fatti dei tagli». Un’operazione, del resto, «che fa chiunque in una famiglia normale». Chi non ha fatto sacrifici finora è la macchina pubblica, dove non si è intervenuto nei centri di costo». Queste parole dette da Matteo Renzi hanno fatto riesplodere l’ira dei sindacati Sei d'accordo con Renzi?

Matteo Renzi col gelatoROMA - Accusato di fare annunci ma non riforme, incalzato dalla minoranza Pd, criticato dagli imprenditori riuniti a Cernobbio, Matteo Renzi non fa una piega. Oggi dal palco della Festa dell'Unità, a Bologna, risponderà per le rime alla sinistra del partito. Ieri, invece, ha risposto con i fatti al forfait al Forum Ambrosetti: prima incontra a Firenze il gigante indiano dell'acciaio Sajjan Jinda e poi, a Brescia, inaugura la rubinetteria Bonomi perché «il governo sta con chi dà lavoro» e con chi «ha fatto grande l'Italia spezzandosi la schiena».
 
A Renzi non basta aggiornare il sito del governo per dimostrare, con grafici e fact checking, quanto realizzato dal governo in sei mesi. Con la tappa a Brescia, il premier ha avviato un nuovo tour nell'«Italia che lavora», che continuerà nelle prossime settimane. «Non si va da nessuna parte con le riforme senza cuore: continueremo a fare le riforme costi quel che costi», è la determinazione del presidente del consiglio.
 
E ha aggiunto: «Nella Pubblica amministrazione «c’è troppo grasso che cola», «vanno fatti dei tagli». Un’operazione, del resto, «che fa chiunque in una famiglia normale». Chi non ha fatto sacrifici finora è la macchina pubblica, dove non si è intervenuto nei centri di costo». Parole che fanno riesplodere l’ira dei sindacati, già pronti alla protesta dopo l’annuncio del blocco dei contratti pubblici anche per il 2015, che lascia così i salari degli statali fermi al 2010.

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