In Trentino evasi 1 miliardo 779 milioni

L'Agenzia delle Entrate di Trento ha riscosso l'anno scorso quasi 60 milioni di euro di imposte evase. Equitalia Nord ha recuperato in provincia circa 38 milioni. Ma gli accertamenti fiscali e i ruoli in liquidazione accumulati dalla società di riscossione delle Entrate e dell'Inps ammontano in Trentino a qualcosa come 1 miliardo 779 milioni di euro

di Francesco Terreri

FinanzaTRENTO - L'Agenzia delle Entrate di Trento ha riscosso l'anno scorso quasi 60 milioni di euro di imposte evase. Equitalia Nord ha recuperato in provincia circa 38 milioni. Ma gli accertamenti fiscali e i ruoli in liquidazione accumulati dalla società di riscossione delle Entrate e dell'Inps ammontano in Trentino a qualcosa come 1 miliardo 779 milioni di euro. Una montagna di accertamenti fatti negli anni scorsi e mai incassati, che dà l'ordine di grandezza dell'evasione fiscale complessiva. Il recupero è però, secondo le stesse agenzie fiscali, molto difficile. Praticamente impossibile per almeno un quarto della somma totale, che si riferisce a crediti dell'erario verso società fallite.


La fotografia degli importi affidati al concessionario delle Entrate e ancora da recuperare è stata fatta l'altro giorno durante il  question time  in commissione Finanze alla Camera dei deputati dal sottosegretario  Enrico Zanetti . Complessivamente a livello nazionale Equitalia ha un carico residuo, cioè non riscosso o sgravato, per ruoli consegnati fino al 31 dicembre 2013 di 474,5 miliardi di euro, più di un quinto del debito pubblico. Di questa cifra, oltre 334 miliardi sono accertamenti, 132 miliardi importi in liquidazione, 8 miliardi «altro», tra cui ruoli del registro, ruoli Rai e interessi di sospensione.


Della cifra totale, le imposte effettivamente non pagate sono pari a 228 miliardi. Il resto sono sanzioni (206 miliardi) e interessi (quasi 40 miliardi). Tuttavia il recupero di questo tesoro nascosto di Equitalia è tutt'altro che semplice. Sono praticamente irrecuperabili, ad esempio, i 121,5 miliardi in capo a società fallite, pari al 25,6% della cifra totale.


In Trentino Alto Adige la somma accertata di imposte non pagate è di 3,4 miliardi. Di essi la fetta più grossa è quella trentina, circa 1,8 miliardi, mentre la cifra non riscossa a Bolzano è di 1,6 miliardi. Per quanto riguarda Trento, gli accertamenti totali non riscossi sono pari a 1 miliardo 202 milioni mentre i ruoli in liquidazione ammontano a 559,8 milioni. Vi sono poi 17,2 milioni riferiti a ruoli del registro, della Rai e altri.

 

Le tasse evase sono circa la metà del totale, il resto sono sanzioni e interessi. Anche da noi è difficile recuperare le somme non pagate da aziende fallite, come anche da società utilizzate come veicoli di operazioni di evasione e elusione fiscale e da soggetti e capitali spariti all'estero. Proprio nei giorni scorsi l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia ha pubblicato i dati dell'esportazione di capitali dal Trentino Alto Adige nei Paesi a fiscalità privilegiata o paradisi fiscali: l'anno scorso ammontano a 400 milioni.

 

Ed è di tre giorni fa l'inchiesta della Guardia di Finanza su un giro di fatture false da 60 milioni che ruota sulla società trentina Orme. Società poi fallita con debiti, in gran parte fiscali, per 26 milioni. Il caso forse più eclatante è quello della fallita Aeroterminal Venezia: nello stato passivo, considerando le insinuazioni tardive e ultratardive, ci sono oltre 96 milioni di crediti fiscali in capo a Equitalia, per buona parte privilegiati, ma non per questo di facile recupero.

 

Nei primi sei mesi del 2014 Equitalia ha recuperato oltre 3,7 miliardi di euro di tasse, imposte, sanzioni e altri tributi, in linea con il corrispondente periodo del 2013. Molti contribuenti, sia persone che aziende, pagano i loro debiti fiscali aiutati dal meccanismo dei pagamenti a rate. Al 30 giugno sono attive oltre 2,3 milioni di rateazioni per un ammontare di 25,5 miliardi. In Trentino sono 11.394 per un importo di 105,4 milioni.

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