«Sì alle aperture domenicali, ma bisogna dare delle regole»

Quattrocento firme di lavoratori, clienti e commercianti del Millennium Center di Rovereto contro le aperture domenicali e festive sono state consegnate oggi all’assessore Alessandro Olivi, che ha evidenziato come il decreto Monti sulle liberalizzazioni indiscriminate abbia fallito. Olivi, in attesa che a livello nazionale si possa modificare la normativa, ha proposto un patto di autoregolamentazione fra i diversi attori del commercio trentino. «Non si tratta di vietare le aperture domenicali ma semplicemente di individuare un perimetro in cui un sistema territoriale cerchi di darsi delle regole, che tengano conto delle esigenze dei consumatori e dei diritti dei lavoratori»

IL COMUNICATO


In una sola settimana, 400 persone, fra lavoratori, clienti ed anche qualche commerciante del Millennium Center di Rovereto hanno firmato contro le aperture indiscriminate dei negozi, introdotte dal decreto Monti quasi due anni fa. Una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta oggi in Provincia dall’assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi al quale sono state espresse tutte le difficoltà che i lavoratori del settore debbono affrontare a cause delle aperture domenicali e festive, che hanno portato ad un peggioramento della qualità della vita per molte famiglie.

 

consegna firme olivi


Preoccupazioni condivise dall’assessore Olivi che si detto d’accordo sul fatto che il modello di liberalizzazione integrale di orari ed aperture dei negozi, introdotto dal Governo Monti, sia sbagliato e non porti a nessun beneficio economico, in quanto i consumi non aumentano, ma si ridistribuiscono nell’arco della settimana e che produca, al contrario, enormi costi sociali. “Occorre disciplinare in modo flessibile, la materia, con rispetto delle peculiarità territoriali del sistema distributivo e della qualità del lavoro – ha detto Olivi – ricordando che la legge provinciale del 2011, sospesa a causa del decreto Monti, introduceva un modello di liberalizzazione regolato, flessibile e partecipato, capace di coinvolgere i comuni con regole che variavano a seconda delle esigenze dei territori”.
Due gli impegni politici ed istituzionali che l’assessore Olivi si è preso oggi davanti ai lavoratori. In primo luogo quello si sollecitare il Parlamento, affinché si possa modificare la normativa ridando alle Regioni e alle Provincie autonome uno spazio di autonomia che consenta di regolamentare la materia, tenendo conto delle peculiarità sociali, culturali e turistiche dei territori. In questo senso Olivi ha ricordato la richiesta inviata al presidente della Commissione dei 12 Lorenzo Dellai dal presidente della Provincia Ugo Rossi e dallo stesso Olivi, affinché si possa arrivare ad una norma di attuazione in materia di commercio, attraverso la quale ridare alle Province autonome la piena potestà su questa materia.
Altro impegno preso da Olivi, in attesa che a livello nazionale la politica possa recuperare i propri spazi di autonomia, quello di chiedere a tutti gli attori del sistema commerciale del Trentino di incontrarsi e di provare a sottoscrivere un patto, su base volontaria, per autoregolamentare il sistema in cui si rispettino alcune festività e si accetti una turnazione delle domeniche. “Non si tratta di vietare le aperture domenicali, ha detto Olivi, ma semplicemente di individuare un perimetro in cui un sistema territoriale cerchi di darsi delle regole, che tengano conto delle esigenze dei consumatori e dei diritti dei lavoratori”.

comments powered by Disqus