Draghi taglia i tassi e mette le banche all'angolo

Per la Banca centrale europea è una svolta storica: per la prima volta ha portato il tasso sui depositi «overnight» delle banche - cioè la liquidità che resta depositata presso la stessa Bce - scende in territorio negativo a -0,1%. Che cosa significa? Che per le banche non è più conveniente, e nemmeno indifferente (l'ultimo livello di questo tasso era lo 0%), lasciare il denaro nella cassaforte dell'Eurotower

di Renzo Moser

bcePer la Banca centrale europea è una svolta storica: per la prima volta ha portato il tasso sui depositi «overnight» delle banche - cioè la liquidità che resta depositata presso la stessa Bce - scende in territorio negativo a -0,1%. Che cosa significa? Che per le banche non è più conveniente, e nemmeno indifferente (l'ultimo livello di questo tasso era lo 0%), lasciare il denaro nella cassaforte dell'Eurotower. Anzi, per farlo dovranno pagare a loro volta un tasso, ancorché minimo. Se dunque vogliono far fruttare quel denaro, o comunque non perdere quattrini, dovranno impiegarlo. Nelle intenzioni della Bce, questa mossa dovrebbe liberare liquidità a favore delle famiglie e, soprattutto delle imprese, che da anni lamentano un durissimo credit crunch.

 

Quella sui tassi «overnight» è solo una delle misure decise ieri dal Consiglio direttivo della Bce, che si è riunito a Francoforte sotto la presidenza di Mario Draghi. Misure immediatamente salutate con grande euforia dai listini azionari europei (nel grafico, l'evoluzione del Ftse Mib rende bene la reazione di Piazza Affari alle decisioni della Bce) e, per quanto riguarda l'Italia, anche dal differenziale Btp-Bund, frettolosamente sceso sotto i 150 punti. Ma vediamo nel dettaglio le decisioni adottate dall'Eurotower, che, ha detto Draghi, serviranno a riportare l'inflazione «vicina ma inferiore al 2%».

 

grafico borsa

I TASSI.

Dopo l'ultimo taglio del novembre scorso, il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di abbassare il tasso di riferimento dallo 0,25% allo 0,15%, nuovo minimo storico. Il tasso sui prestiti marginali scende invece dallo 0,75% allo 0,40%, mentre il tasso sui depositi «overnight», come detto, va per la prima volta in negativo allo -0,10%.

 

STERILIZZAZIONI.

Nella consueta conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio, Mario Draghi ha annunciato che la Bce interromperà le operazioni settimanali con cui riassorbe la liquidità creata comprando titoli di Stato durante la crisi del debito, pari a circa 165 miliardi di euro. Sono infatti anni, ormai, che la Bce drena liquidità offrendo depositi fruttiferi alle banche. Lo stop a questa attività farà sì che tale liquidità rimanga sui mercati, con l'obiettivo di dare ulteriore benzina alla ripresa economica.

 

draghi

PRESTITI MIRATI.

La Bce lancia i «TLTRO», prestiti a lungo termine alle banche mirati per rilanciare il credito che forniscono a famiglie e imprese. Sono inoltre previste, ha detto Draghi, «nuove operazioni di rifinanziamento a lungo termine per il sistema bancario (nuove aste, simili a quelle già fatte tra fine 2011 e inizio 2012, ndr) e un lavoro preparatorio legato all'acquisto di Abs (i titoli cartolarizzati garantiti da prestiti e mutui che la Bce accetta dalle banche, ndr), oltre che un allungamento dei prestiti a tasso fisso». I prestiti Bce a lungo termine diretti a supportare i finanziamenti a famiglie (esclusi i mutui casa) e aziende non finanziarie scadranno nel 2018 con una durata di circa 4 anni. Inizialmente le banche dovranno prestare circa il 7% del totale dei loro impieghi a settore privato non finanziario (esclusi i mutui casa) pari a circa 400 miliardi di euro. Due successive operazioni saranno condotte a settembre e dicembre di quest'anno. Da marzo 2015 a giugno 2016 la percentuale dei prestiti sugli impieghi crescerà.

 

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ABS.

Per favorire la crescita degli Abs, strumenti finanziari obbligazionari che sono garantiti da un sottostante, la Bce comprerà soltanto Abs «semplici, trasparenti e veri, cioè basati su prestiti reali e non derivati», ha spiegato Draghi, parlando del programma di acquisto delle cartolarizzazioni, titoli che impacchettano prestiti a famiglie e imprese, che la Bce ha deciso di accelerare.

 

STIME ECONOMICHE.

La Bce ha rivisto al ribasso le sue stime di crescita per l'Eurozona a 1% per il 2014, 1,7% per il 2015 e 1,8% per l'anno successivo. Tre mesi fa le stime erano a 1,2%, 1,5% e 1,8% rispettivamente. Draghi ha anche assicurato che, se necessario, la Bce è pronta a decidere «velocemente» un ulteriore allentamento monetario.

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