Consumi, perso il 20% in 4 anni: "La ripresa non c'è"

In Trentino negli ultimi quattro anni il fatturato di commercio, ristorazione e pubblici esercizi, cioè il grosso dei consumi delle famiglie, è sceso del 20%. Lo afferma Confcommercio Trentino dopo che l'ultima rilevazione nazionale dà a novembre un nuovo calo dei consumi del 2%

di Francesco Terreri

spesa carrello consumi supermercatoNuovo calo del potere d'acquisto delle famiglie italiane nel terzo trimestre 2013. In Trentino va solo un po' meglio, ma negli ultimi quattro anni il fatturato di commercio, ristorazione e pubblici esercizi, cioè il grosso dei consumi delle famiglie, è sceso del 20%.

 

Secondo l'Istat, nel terzo trimestre dell'anno appena concluso il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, tenuto conto dell'inflazione, è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente ma è diminuito dello 0,8% rispetto al terzo trimestre del 2012. Nei primi nove mesi 2013 il potere d’acquisto ha registrato una flessione dell’1,5%. Dal canto suo l'indicatore dei consumi di Confcommercio, aggiornato a novembre, ha registrato una diminuzione del 2% rispetto all'anno precedente.

 

"Il Trentino si posiziona un po' meglio del resto del Paese - afferma il presidente di Confcommercio Trentino Gianni Bort - ma la crisi incalza anche da noi. Il turismo tiene, pur costretto ad una politica di contenimento dei prezzi che sta erodendo i margini. Commercio, ristorazione e pubblici esercizi invece hanno visto dal 2009 ad oggi, da quando cioè c'è la crisi, una diminuzione di fatturato del 20%". Le ultime rilevazioni dicono però che la caduta sta rallentando. "Solo di frazioni di punto, non c'è una vera inversione di tendenza".

 

"Calo del fatturato, erosione dei margini - riepiloga Bort - ma le nostre aziende sono colpite anche dalla mancanza di liquidità e dall'aumento del costo del denaro nonostante i tassi europei siano bassissimi. Alla ripresa non credo. O questa situazione si sblocca o il conto arriva per tutti".

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