Le imprese trentine  chiedono più stranieri

Le imprese trentine, per quest'anno, chiedono circa l'8% di personale straniero in più, con una richiesta di 720 persone contro le 660 del 2012. Rispetto al totale delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese trentine per l'anno in corso, lo stock di stranieri rappresenta il 16%. Come dire che, per settori come l'industria, i servizi e le costruzioni interessati dalle nuove assunzioni, un posto su sei tra quelli che saranno creati andrà a personale straniero. Il segno più in Trentino è in controtendenza rispetto all'Italia

stranieriTRENTO - Nel 2013 le imprese trentine chiedono di poter assumere più lavoratori non comunitari per attività non stagionali. È quanto emerge dallo studio Excelsior di Unioncamere che ha chiesto alle aziende delle province italiane quale sia il fabbisogno di immigrati non stagionali per il 2013 e ha messo a confronto il dato con il fabbisogno del 2012.
L'esito dell'indagine mette in evidenza come le imprese trentine, per quest'anno, chiedono circa l'8% di personale straniero in più, con una richiesta di 720 persone contro le 660 del 2012. Rispetto al totale delle assunzioni non stagionali previste dalle imprese trentine per l'anno in corso, lo stock di stranieri rappresenta il 16%. Come dire che, per settori come l'industria, i servizi e le costruzioni interessati dalle nuove assunzioni, un posto su sei tra quelli che saranno creati andrà a personale straniero. Il segno più in Trentino è in controtendenza rispetto all'Italia.
Dove, di pari passo con la crisi occupazionale che attraversa l'economia italiana, anche nel 2013 la domanda di lavoratori immigrati segna una consistente contrazione (-29% ) in accentuazione rispetto a quanto avvenuto nel 2012 (quando il calo fu del 27%). In termini assoluti, quest'anno la richiesta di lavoratori non stagionali immigrati prevista dalle imprese dell'industria e dei servizi – al netto, quindi, dei fabbisogni di lavoratori autonomi quali badanti, collaboratori domestici e figure simili, non considerati dall'indagine - si potrà attestare ad un valore massimo di 42.960 unità (contro le 60.570 dell'anno scorso). In termini relativi, le assunzioni di personale immigrato potranno arrivare pertanto a rappresentare l'11,7% di tutte le assunzioni previste dalle imprese manifatturiere e terziarie per l'anno in corso (nel 2012 la quota era stata del 14,9%).

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