Casa: più mutui ma 3.400 famiglie soffrono

Boccata d'ossigeno ai mutui casa nel quarto trimestre 2012. Le nuove erogazioni da parte delle banche ammontano a 159,2 milioni di euro, il triplo del trimestre precedente, che però era ai minimi storici, e il 16% in più del corrispondente periodo del 2011. A fine anno, quindi, lo stock dei mutui in corso, sceso nei mesi precedenti, torna a salire a 2.318,7 milioni, 42 milioni in più del terzo trimestre, pari ad un incremento di quasi il 2%, anche se il 10% in meno della fine del 2011

di Francesco Terreri

Boccata d'ossigeno ai mutui casa nel quarto trimestre 2012. Le nuove erogazioni da parte delle banche ammontano a 159,2 milioni di euro, il triplo del trimestre precedente, che però era ai minimi storici, e il 16% in più del corrispondente periodo del 2011. A fine anno, quindi, lo stock dei mutui in corso, sceso nei mesi precedenti, torna a salire a 2.318,7 milioni, 42 milioni in più del terzo trimestre, pari ad un incremento di quasi il 2%, anche se il 10% in meno della fine del 2011. Ma se sui mutui c'è stato un allentamento della stretta, per oltre 3.400 famiglie trentine la situazione è solo peggiorata: non riescono a pagare rate dei prestiti per più di 150 milioni.
Ieri l'Istat ha reso noto i dati sugli atti notarili di compravendite immobiliari e mutui ipotecari nel terzo trimestre dell'anno scorso e il totale dei primi nove mesi del 2012. A livello nazionale prosegue la pesante caduta del mercato della casa: le compravendite sono scese del 23,1% nel trimestre e del 21,4% in nove mesi, i prestiti immobiliari precipitano del 37,8% nei tre mesi e del 39,5% nei primi tre trimestri. La crisi più grave è quella delle compravendite di immobili commerciali, scese del 25,7%, mentre quelle di abitazioni calano del 23%.
In Trentino va meglio. Sia le compravendite, pari a 1.915, che i mutui ipotecari, pari a 1.570, sono stabili rispetto allo stesso trimestre. La discesa è invece confermata nei numeri dei primi nove mesi: 4.678 compravendite, il 22,5% in meno del 2011, e 3.815 ipoteche immobiliari su mutui di banche e finanziarie, il 25,7% in meno dell'anno precedente.
Intanto però la Banca d'Italia aggiorna i dati sul credito a fine anno e qui il trend dei mutui cambia di segno. A fine settembre lo stock di prestiti ipotecari per abitazioni alle famiglie valeva 2.276,1 milioni. Nel terzo trimestre le nuove erogazioni avevano raggiunto un minimo di 51,8 milioni, in forte calo sul trimestre precedente e dimezzate rispetto allo stesso periodo del 2011. Tra ottobre e dicembre, invece, le erogazioni triplicano a oltre 159 milioni e riportano lo stock dei mutui oltre quota 2.300 milioni. Un anno prima, a fine 2011, i mutui in Trentino erano al massimo storico di 2 miliardi 577 milioni.
Nel complesso a fine 2012 il credito in Trentino risulta in calo a 19,1 miliardi. Scendono anche i finanziamenti a medio-lungo termine, da 14,1 a meno di 14 miliardi, anche se l'aumento delle erogazioni nell'ultimo trimestre, che superano i 915 milioni, non riguarda solo i mutui casa ma pure le altre forme di credito a lungo termine.
Il credito alle famiglie al 31 dicembre sale, sia pur solo di pochi milioni, a 5 miliardi 655 milioni. Questo però è il dato al lordo dei crediti in sofferenza. Al netto le cose cambiano: i prestiti «vivi» in corso sono a quota 5 miliardi 501 milioni, in calo sul mese prima e sul 2011. Le sofferenze superano per la prima volta quota 150 milioni: ammontano a 153,5 milioni, il 26% in più di un anno prima, quando erano a 122 milioni. E a gennaio sono salite ulteriormente a 156,1 milioni.
Bankitalia dà anche i dati sul numero di famiglie «in sofferenza». A dicembre sono 3.403, cioè 68 in più del trimestre precedente e 132 in più di un anno prima, con un incremento del 4%.

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