Cantina La Vis, scontro Zeni-Pacher

Nuovo scontro ieri in consiglio provinciale tra il capogruppo del Pd, Luca Zeni, e il presidente della giunta Alberto Pacher. Oggetto della divergenza, questa volta, è la mancata costituzione di parte civile della Provincia nei procedimento contro gli ex amministratori di Cantina La Vis, per aver omesso di indicare nei bilanci societari la fidejussione di 12 milioni di euro rilasciata in favore di Isa Spa

Nuovo scontro ieri in consiglio provinciale tra il capogruppo del Pd, Luca Zeni, e il presidente della giunta Alberto Pacher. Oggetto della divergenza, questa volta, è la mancata costituzione di parte civile della Provincia nei procedimento contro gli ex amministratori di Cantina La Vis, per aver omesso di indicare nei bilanci societari la fidejussione di 12 milioni di euro rilasciata in favore di Isa Spa.
Zeni ha presentato un'interrogazione per sapere se e quando la Provincia si costituirà in giudizio e Pacher ha risposto che: «La giunta ritiene che il commissario della società La Vis stia lavorando nell'interesse di tutti, ergo non si ravvedono al momento elementi che giustifichino l'ingresso della Provincia nella causa in corso, pur riservandosi la Provincia di tutelarsi se emergessero profili di danno per l'ente».
Zeni ha replicato contestando la scelta e sostenendo che «sul piano politico sarebbe corretto che la Provincia cercasse di accertare quanto è successo a Lavis, facendosi parte attiva nel processo». Rispondendo invece a un'interrogazione di Mauro Ottobre (Patt) sul contenzioso Stato-Provincia, il presidente Pacher ha detto che sono stati 9 i ricorsi contro leggi dello Stato durante il governo Monti (7 quelli del Governo contro leggi provinciali e 2 i casi di conflitti di attribuzione), mentre sotto il governo Berlusconi 12 le impugnazioni da Trento, 10 quelle del governo contro Trento.

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