Fare la spesa in cittàcosta più che a Bolzano

Nell'Euregio del carovita, la poco invidiabile medaglia di città più cara se la aggiudica Innsbruck. Ma al di qua del Brennero, meglio Bolzano di Trento, almeno per quanto riguarda il carrello della spesa. Stando alla fotografia della Camera di commercio di Bolzano, in città si risparmia qualcosa su riso, pasta, caffè al bar e pizza al taglio, ma le cose vanno male con il pane (+18%), il vino, le verdure e, particolare importante per le famiglie, con i pannolini Il confronto

paneTRENTO - Mettiamo una serata fuori casa: aperitivo all'aperto, cenetta in un ristorante o in pizzeria, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino rosso da tavola o da una birra fresca. Stando ai dati forniti dall'Astat, l'osservatorio dei prezzi della Provincia di Bolzano ed elaborati dalla Camera di Commercio di Bolzano, conviene partire alla volta del capoluogo altoatesino. In barba alle classifiche che di solito indicano Bolzano tra le città più care d'Italia, infatti, i prezzi di Piazza Walter sono più convenienti di quelli del Nettuno: su un paniere di ventisette prodotti, il carrello della spesa bolzanino costa il 2,6% in meno. Detto questo, attenti a non varcare il confine del Brennero, perché ad Innsbruck, invece, i prezzi sono decisamente più salati (venti euro in più sullo stesso paniere): unica eccezione carote, dentifricio e pannolini per bambini.
Va detto che la Camera di Commercio ha utilizzato due diverse modalità di confronto. La prima si basa sul raffronto fra i prodotti più venduti nelle singole città: in questo caso i cittadini possono risparmiare qualche euro rispetto a Bolzano (-2,3%). Ma la vera cartina al torna sole, dicono gli esperti della Camera di Commercio, è quella che prevede di mettere nel carrello virtuale prodotti identici: in questo caso i prezzi trentini lievitano complessivamente del 2,6%.
Andando a spulciare tra i singoli prodotti si scopre allora che per acquistare un chilo di pane in città si deve sborsare il 18% in più rispetto a Bolzano (4,58 euro contro i 3,86). Meglio va agli amanti della pasta, che possono invece risparmiare quattordici centesimi (-15,2%).
Se la carne trentina appare lievemente più conveniente (-0,9%), lo speck dell'Alto Adige non ha rivali sul prezzo, visto che in vendita si trova ad un costo medio di 13,53 euro: uno scarti di quasi quattro euro rispetto a quanto si deve pagare nel nostro capoluogo. Più cara anche la verdura trentina: patate (1,18 euro) e carote (1,33 euro) costano più che a Bolzano e battono persino Innsbruck. Sorriso a metà, invece, per la frutta: se le banane segnano un 18% in meno rispetto a Bolzano, le mele lievitano del 5,8%. Non consentiranno di preparare manicaretti in cucina, ma di certo possono rappresentare un abbinamento tutto sommato saporito uova (-11,3%) e cipolle (-12%) condite con un po' di olio extra vergine di oliva (-15,2%). Per chi ama uscire a cena meglio optare per una pizza al taglio se si vuole puntare al risparmio: in città il prezzo è del 7,2% inferiore rispetto a Bolzano. Il quadro cambia per chi invece preferisce sedersi a tavola e gustare un pasto completo in santa pace: che sia una pizza (+7,1%) o che si tratti di una cena al ristorante (+14,6%) gli euro da scucire sono sempre maggiori di quelli chiesti nei locali di Bolzano. Non ha rivali, invece, la classica «tazzuriella» di caffè, che a Trento risulta meno cara che altrove: 0,90 centesimi secondo i dati dell'Astat, contro l'1,03 di Bolzano e l'1,8 di Innsbruck. Notizie meno positive per chi decide di comprare un pollo allo spiedo e di gustarlo magari a casa: ai 5,05 euro chiesti dai «cugini» altoatesini, si devono aggiungere dodici centesimi (+2,4%).
Dal benessere dalle papille gustative all'igiene personale, per dire che lavarsi i denti costa meno nella nostra città: un tubetto di dentifricio a Bolzano vale lo 0,9% in più. Non hanno di che essere felici invece le famiglie con pargoli in età da pannolino: a Trento il prezzo medio delle confezioni è di 8,05 euro, contro i 7,20 di Bolzano (si scende fino a 6,81 ad Innsbruck). Buone notizie, invece, per gli uomini che vogliono un look perfetto: nel capoluogo trentino il prezzo per il taglio dei capelli si ferma a 20 euro, il 6,5% in meno di quanto chiedono i barbieri bolzanini.
Flavia Pedrini

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