Cultura / L'addio

Lo Spazio Off di Trento ha chiuso: "Ma intendiamo rilanciare quanto fatto in questi 18 anni"

Da oggi, lunedì 15 aprile, lo storico teatro ha lasciato i locali della ex officina meccanica di via Venezia, il presidente Daniele Filosi: "Abbiamo cercato soluzioni alternative, ma al momento ci tocca concludere questa esperienza. Ora porteremo avanti i progetti, trovando magari una casa più confortevole e interconnessa con altre realtà del settore"

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di Fabio De Santi

TRENTO. Dopo 18 anni d'intensa attività che lo ha fatto diventare uno dei punti di riferimento per la vita teatrale e culturale del capoluogo lo Spazio Off è costretto a chiudere i battenti. Oggi, lunedì 15 aprile, il piccolo spazio teatrale in Port'Aquila ha dovuto infatti dire addio ai suoi locali.

“I proprietari - spiega all’Adige Daniele Filosi (qui nella foto di Francesca Ferrai, davanti allo spaizo chiuso) presidente dell’Associazione Spazio Off- vogliono venderli, e non hanno quindi rinnovato il contratto d'affitto per i prossimi anni all'Associazione Spazio Off che dal 2005 li occupa con un regolare contratto. Abbiamo cercato soluzioni alternative, valutando anche l'acquisto dei locali, ma ritenendo che la cifra richiesta dalla proprietà non sia alla portata, e decidendo quindi di concludere questa esperienza creativa, artistica e progettuale”.

Ora si apre una nuova fase come evidenzia Filosi: “Spazio Off vuole portare avanti i propri progetti, in primis 33 Trentini, il format che da dieci anni ha creato comunità di spettatori e spettatrici di teatro, danza e musica, e di appassionati di arte contemporanea, ma anche rilanciare quanto fatto negli ultimi anni, trovando magari una casa più confortevole e più interconnessa con altre realtà del settore teatrale e culturale”.

Creato nel 2005 su iniziativa dell'attrice teatrale Maura Pettorruso, lo Spazio Off è stato ricavato da un’ex-officina meccanica, inserita in un palazzo storico risalente alla metà del XIX secolo, e adattata a circolo culturale con al massimo cinquanta posti a sedere e con uno spazio scenico di cinque metri per quattro. Da subito è diventato un vero e proprio laboratorio artistico aperto alla cittadinanza in cui fare, vedere, respirare arte, dal teatro, alla musica, alle mostre.

Lo Spazio Off è stato un laboratorio artistico aperto alla città con spettacoli, rassegne, concerti, letture, mostre, incontri e serate culturali. Dopo sette anni di stagioni, rassegne, eventi, mostre, concerti, cineforum e serate a tema, lo Spazio Off nel 2012 ha cambiato pelle, diventando di fatto uno spazio aperto a 360 gradi e a disposizione di nuovi progetti teatrali e artistici, tenendo fede a quello spirito da “incubatore teatrale” già sperimentato per quattro anni con un bando per residenze teatrali, che dal 2009 al 2012 aveva raccolto oltre 400 domande di altrettante compagnie da tutta Italia, ospitandone una quindicina.

Fra le iniziative, impossibile qui elencarle tutte, quelle legate alla Poetry Slam e alle tre edizioni di Officina Poetica, rassegna di poesia performativa e contemporanea ideata in collaborazione con Collettivo AltroVerso.

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