Spettacoli / Musica

L'intimo sexy dei Baustelle nel segno di Elvis: il concerto a Trento

Domani sera l'appuntamento (già sold-out) in Auditorium: "Ebbene sì, torniamo sul palco. Sarà l’occasione per vestire di abiti nuovi le canzoni di oggi e quelle di ieri. Ci saremmo probabilmente sciolti, se non avessimo deciso che era arrivata l'ora di tornare a suonare con modalità nuove, musicisti nuovi, squadra di lavoro rinnovata"

di Fabio De Santi

TRENTO. “Ebbene sì, torniamo sul palco. Portiamo Elvis in teatro. Sarà l’occasione per vestire di abiti nuovi le canzoni di oggi e quelle di ieri. Sarà come amarsi in un locale al buio. Come baciarsi sul velluto o ballare un lento sulla moquette. Sarà elettrico e confidenziale, nightclub e confessionale. Intimo, bagnato e scuro. Venite, perché solo atti impuri saranno, unici e irripetibili”.

Hanno scelto queste parole i Baustelle per lanciare, tramite i loro social, per annunciare il loro tour “Intimo sexy! Elvis a Teatro 2024” che approda a Trento in un Auditorium sold out, domani sera, venerdì.

Per questo live i Baustelle, per noi una delle band più ispirate e creative della scena rock italiana degli anni duemila, ha scelto di dare nuove forme ai brani dell’ultimo disco “Elvis” ai classici della loro ricca discografia.

L’iconica band formata da Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi vuole far per assaporare tutte le sfumature di “Elvis”, l'album pubblicato per Bmg, che segna il riappropriarsi nello spirito e nella forma di un’essenza “rock”.

Quello dei Baustelle si annuncia come uno spettacolo per usare le loro parole “elettrico e confidenziale, nightclub e confessionale”, per far risuonare lo spirito rock di “Elvis” nell’atmosfera dei teatri. L’album “Elvis” è uscito a distanza di ben cinque anni dal disco precedente "L'amore e la violenza, vol. 2" visto che Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi si erano dedicati a progetti solisti.

Poi la voglia di ritrovarsi e come hanno spiegato i musicisti toscani in un’intervista all’Ansa: “L'unico modo per farlo era ripartire da zero, vivere il gruppo rifondandolo e andando verso una nuova forma di espressione, che però fosse in linea con il nostro passato . Allora siamo tornati alle origini, esplorando territori nuovi per noi portandoli in una matrice americana fatta di strutture blues, soul, rock and roll, boogie".

Il risultato di questa sperimentazione è Elvis, un titolo che assume dun significato ben preciso con rimandi all'America, al rock, a un immaginario tutto da andare a scoprire, metafora anche dell'ascesa e della caduta di un uomo considerato quasi una divinità.

Si tratta del nono album in studio della band anticipato dai singoli "Contro il mondo" e "Milano è la metafora dell'amore". Per i Baustelle, “è stato il tentativo di essere nuovi e sinceri. Ci saremmo probabilmente sciolti se non avessimo deciso che era arrivata l'ora di tornare a suonare con modalità nuove, musicisti nuovi, squadra di lavoro rinnovata. Avevamo bisogno di nuovi stimoli ed eccitazione creativa e li abbiamo trovati".

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