Musica / Il talent

La lagarina Paola Battistata incanta a «The Voice Senior» e si assicura un posto con Gigi D’Alessio

La cantante di Volano, che compirà 72 anni il prossimo 16 aprile, è stata scelta per la competizione canora della prima rete Rai. Venerdì 16 febbraio ha passato il turno proponendo Mina, un mostro sacro dell'Italcanto. La sua interpretazione di «Grande Grande Grande» ha messo i brividi

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di Nicola Guarnieri

VOLANO. Venerdì (16 febbraio) era in prima serata su Raiuno, a «The Voice Senior» - una coda musicale più matura rispetto all'abbuffata canora di Sanremo della scorsa settimana - e ieri era su un camion a Gazzadina ancora con un microfono in mano. Da un salotto artistico visto in tutto il mondo («Mi hanno seguito anche i miei cugini dall'Argentina») passa dunque ad un Carnevale di paese, tenendo botta con la grande passione che l'accompagna fin da adolescente: la musica.

Paola Battistata (che compirà 72 anni il prossimo 16 aprile) è stata scelta per la competizione canora della prima rete Rai, inserita nella squadra di Gigi D'Alessio. Ed ha passato il turno proponendo Mina, un mostro sacro dell'Italcanto dall'ugola di platino. E la sua interpretazione di «Grande Grande Grande» ha messo i brividi. La voce «storica» lagarina è dunque in gara nel programma «cult» presentato da Antonella Clerici, il talent show che premia le più belle voci over 60 del Paese. La giuria di coach è composta da Loredana Berté, Gigi D'Alessio, Clementino e Arisa e la nostra Paola unisce l'Italia collegando il Trentino alla Campania nel team di D'Alessio.

«Ho messo giù il telefono alle due di notte, ho ricevuto tanti complimenti - racconta - Sono felice del tornado che mi è capitato, nonostante i capelli grigi».

Un ritorno in pista alla grande.
«Bellissimo. Per me ho già vinto, perché essere arrivata lì è speciale. Erano 4mila gli iscritti, ne sono stati scelti 60 e poi sono stata selezionata nei 12 nella squadra di Gigi D'Alessio».

Brividi da palco?
«Diciamo che a 72 anni è un'altra cosa rispetto ai 17, quando ho iniziato. Però è stato più emozionante, brividi dati proprio dall'età. Ora però si è più consapevoli».

E la voce c'è ancora, Mina non è mica una qualunque...
«Già, ma d'altro canto le mie seratine le faccio ancora. Mi chiamano a cantare in giro e non sono capace di dire no. Perché sono una persona libera, non vincolata, mi piace viaggiare e questa è un'esperienza bellissima».

È un rimettersi in gioco?
«No, piuttosto è un passare il tempo anche se da quattro mesi sono stressata, questo programma comporta fatica. Però non li sento i miei anni; quando si è in forma e si canta non senti la fatica».

Paola Battistata è un'icona degli anni ruggenti della Rovereto che si divertiva ai concerti, nei tanti locali che ospitavano band che hanno fatto innamorare. Altri tempi, appunto, quando i vincoli per esibirsi non erano stringenti come oggi. Che per cantare tocca andare ai talent show. «A settembre mi hanno chiesto di tornare ad "Anni elettrici" e a Candioli non potevo dire no. E poi ieri (17 febbraio) sono stata a Gazzadina su un camion».

Ecco, appunto: dal salotto della Rai al camion. Cosa si prova?
«La stessa voglia di cantare. È qualche anno che mi chiedono di esserci per la festa di post Carnevale e non potevo tirarmi indietro. Canterò mentre distribuiranno polenta».

Visto il successo di venerdì sera, i «polentari» della frazione di Trento dovranno aggiungere paioli per far fronte all'assalto dei fans?
«Non lo so però ho ricevuto tanti complimenti dai roveretani. Lo sento l'affetto. Quello che rende felice è trasmettere qualcosa a chi ascolta».

Negli anni Settanta, con l'etichetta Rca, ha inciso due singoli di successo: «Ho bruciato il tuo cuore» e «Sei un Veleno», poi i festival e perfino una tournée in Bulgaria: tanta roba.
«Ma sono sempre rimasta semplice e selvaggia. In Rca mi chiamavano proprio così: Selvaggia. E mi hanno pure multato».

Per cosa?
«Perché mi sono presentata sul palco del Cantagiro senza trucco».

Eh?
«Era obbligatorio. Le esibizioni venivano estratte a sorte e ad una tappa sono stata sorteggiata tra gli ultimi cantanti e il rimmel mi era colato. La volta dopo non sono passata dalla roulotte del trucco e mi hanno dato 5mila lire di multa. Ad Adriano Celentano ne sono arrivate un'infinità, faceva quello che voleva, era uno spirito libero, come me del resto».

Quella di Paola Battistata è stata una carriera artistica brillante, passata attraverso Castrocaro, Cantagiro e Festivalbar: «Ma mi piace ancora andare in giro col "vecio" camper, viaggiare, non stare ferma».L'età non conta per la musica: Loredana Berté era sul palco di Sanremo. E Paola Battistata? Potremo vederla al Festival 2025? «È prematuro parlarne perché vediamo come va con "The Voice". Intanto, però, mi hanno fatto firmare un contratto discografico».

Tornando alla Bertè: non si è girata. «Non ci sono rimasta male: non si è girata per le paturnie, le lune, ma poi si è scusata. Io la ammiro moltissimo. Ora però cominciamo l'avventura».

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