Musica / Il talent

Il rivano Luciano Maci ha incantato tutti diventando Lucio Dalla a «Tale e Quale Show»

Il pubblico in studio lo ha adorato, i giurati (Loretta Goggi, Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e Claudio Lauretta) lo hanno sostenuto, i fan di Dalla si sono commossi. E infatti è arrivato secondo in una puntata con tanti bravi artisti e interpreti

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di Davide Pivetti

RIVA DEL GARDA. Meglio di lui ha fatto solo l'imitatrice di Adele (Francesca La Colla) che poi oltre alla vittoria in puntata si è aggiudicata anche la vittoria finale all'edizione 2024 di «Tali e Quali Show». Ma Luciano Maci, 66 anni, originario di Napoli ma rivano da ormai un quarto di secolo, ha portato alla ribalta di Raiuno un Lucio Dalla come non lo vedevamo da quando era ancora tra noi. Un'imitazione perfetta, anzi, più di un'imitzione: lo ha fatto rivivere.

Il pubblico in studio lo ha adorato, i giurati (Loretta Goggi, Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e Claudio Lauretta) lo hanno sostenuto, i fans di Dalla da casa, sul divano, si sono commossi. E infatti è arrivato splendido secondo in una puntata con tanti bravi artisti che interpretavano veri mostri sacri della musica mondiale. «È stata un'esperienza fantastica - racconta Maci, tornato a Riva da Roma - un'iniezione d'arte, di vita. Cinque giorni di una bellissima full immersion. Sono un imitatore e un trasformista da sempre e Lucio Dalla è uno dei miei 40 personaggi, uno di quelli che amo di più assieme a Celentano, Renato Zero, ma anche Bocelli, Zucchero, Ray Charles e Joe Cocker, per citarne alcuni».

Maci è autore e produttore del suo spettacolo «Live imitation show» in cui porta in scena 25 grandi personaggi della musica cambiandosi in pochi istanti sul palco. «In 12-15 secondi devo cambiarmi d'abito, ritoccare il trucco e uscire sul palco interpretando un'altra vita. Ad ogni spettacolo perdo due chili...».

Non è la prima volta che l'artista rivano si fa notare nel piccolo schermo. Alcuni anni fa aveva a lungo collaborato con Mediaset, ancora da imitatore, vestendo ad esempio i panni di Riccardo Fogli e Massimo Ranieri, lavorando anche con Gigi Sabani e Mike Bongiorno. A riportarlo in Tv è stato un passaggio dell'ottobre scorso al «Fake Show» dove ha impersonato Adriano Celentano. L'hanno notato e così è nata la partecipazione di sabato sera in prima serata nella puntata finale dello show di Carlo Conti, che ha totalizzato quasi 3 milioni di ascoltatori e uno share del 18%.

«Vincere la puntata non avrebbe cambiato molto in termini di visibilità - analizza Maci - è stato tutto perfetto così. Quando sono salito sul palco ho sentito qualcosa di più in me, quasi mi spingesse davvero Lucio Dalla da lassù. Gli autori hanno apprezzato, uno di loro si è commosso di fronte al mio Lucio Dalla, forse nasceranno altre cose nei prossimi mesi con la Rai». Intanto si gode il successo e il telefonino che continua a squillare: «Sono giorni che non riesco a staccarmi dal cellulare, continuano ad arrivarmi chiamate, messaggi, contatti. Dovrò rivedere il calendario degli spettacoli, ma intanto torno a Campiglio per il prossimo evento».

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