Il trio Eric’s Interference fra jazz e rock giovedì 18 gennaio alla Brace di Rovereto di Fabio De Santi

Ci saranno tre musicisti come Matteo Turella (qui nella foto di Christian Miorandi), Nelide Bandello e Giordano Grossi on stage giovedì 18 gennaio alla Brace di Rovereto per la rassegna Jazz & More organizzata da Flavio Biondo (Inizio ore 21; ingresso libero).

Il trio Eric’s Interference fatto di chitarra, basso e batteria è ancora oggi una dimensione particolare all’interno del mondo del jazz e del rock. È ancora terra di nessuno, come Metheny ama spesso ricordare. Poche le incisioni, pochi i concerti dove è presente. Eppure il tessuto timbrico di contrabbasso, batteria e chitarra assicurano un’intimità particolarissima allamusica liberando appieno la possibilità espressiva dei musicisti.

Il jazz è una musica che storicamente ha fagocitato nel suo idioma svariati stili musicali, dalla bossa nova al tango, dalla musica caraibica a quella africana, finoall’hip pop. E’ opinione comune tra jazzistiche non è importante cosa si suona, macome lo si suona.

Questo trio viene concepito come forma aperta a tutto il materiale possibile che può diventare jazz. In particolare viene recuperato dai tre musicisti tutto il materiale post Beatles, con un’enfasi particolare ai brani che hanno caratterizzato la British Invasion degli anni ’60 e ’70.

Da qui il nome del progetto, l’interferenza di Eric (Clapton) & Co. sullo sviluppo del jazz post anni ‘60. Tutto questo viene filtrato dalla matrice jazzistica dei tre musicisti. Il chitarrista Matteo Turella, accompagnato dalla sezione ritmica dell’etichetta indipendente Piccola Orchestra Records, il trentino Giordano Grossi e il batterista veneto Nelide Bandello. Matteo Turella, chitarrista moriano, da anni collabora con l’etichetta rivana Piccola Orchestra di proprietà di Grossi. Con essi ha pubblicato  “Free Blues”, “The title isn’t important” e “Old Stories” dove suonano l’ottimo contrabbassista de Riva del Garda Giordano Grossi, e il batterista Nelide Bandello.