Show / Jazz Club

Un viaggio nella musica senza confini con lo S.G.A.P. Quartet alla Brace di Rovereto

Nei loro concerti si passa da Miles Davis a Chick Corea, da Herbie Hancock fino a Joe Jackson, senza dimenticarsi di Al Jarreau, Tony Bennet e, perché no, Gino Vannelli e Thelonius Monk. Appuntamento giovedì 6 aprile alle ore 21

di Fabio De Santi

ROVERETO. Groove, tecnica, creatività, improvvisazione, interplay e tanto divertimento. Questo, in sintesi, il concerto proposto dai S.G.A.P. 4Tet alle ore 21 questa sera, giovedì 6 aprile, alla Brace di Rovereto, la tana del «Rovereto & Altogarda Jazz Club». Lo S.G.A.P. 4Tet unisce nella sua line up Boris Savoldelli, voice & electronics, Roberto Gorgazzini, organ & el. Piano, Luciano Poli, guitar e Valerio Abeni alla batteria. Un manipolo di musicisti di estrazione jazz con una lunga storia professionale all’insegna del rifiuto per la distinzione tra generi.

Musicisti dalle solide basi tecniche che da anni solcano i palchi muovendosi tra mondi musicali anche molto diversi tra loro, in una visione della musica come un “unicum” dove, come diceva Miles Davis, esiste solo una vera distinzione: quella tra musica bella e musica brutta e gli S.G.A.P. Quartet vogliono suonare solo, quella che per loro ovviamente, è musica bella. Nei loro concerti si passa da Miles Davis a Chick Corea, da Herbie Hancock fino a Joe Jackson, senza dimenticarsi di Al Jarreau, Tony Bennet e, perché no, Gino Vannelli e Thelonius Monk.

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