Schermi / L’evento

Le star di «Mare Fuori» al teatro Zandonai: il colpaccio della Trentino Film Commission

A Rovereto gli sceneggiatori Maurizio Careddu e Cristiana Farina, massimo riserbo invece sul nome degli attori. Il linguaggio diretto e l’identificazione delle nuove generazioni sono temi che legano la trama televisiva a «Educa Immagine», intercettando i processi dinamici nel consumo di media

VIDEO La presentazione della terza stagione di "Mare Fuori"

di Matthias Pfaender

ROVERETO. Colpaccio della Trentino Film Commission, che porterà al teatro Zandonai parte del cast e gli sceneggiatori della serie tv "Mare Fuori". L'appuntamento, inserito nel ricco programma di "Educa Immagine" è per la serata del 15 aprile, alle 20.45.

L'ingresso, come ad ogni evento della kermesse, arrivata quest'anno alla quarta edizione, è gratuito, con prenotazione sul sito www.educaimmagine.it. Facile prevedere una vera corsa al biglietto, visto il livello di attenzione che negli ultimi mesi circonda la serie, arrivata nelle prime tre stagioni (ma è già stata annunciata la quarta) ad essere un vero cult, soprattutto per le giovani generazioni, storicamente non facili prede dei prodotti audiovideo made in Italy. In questo senso, la recente passerella dei giovani attori al festival di Sanremo (nella foto) è stata la consacrazione dello status di prodotto nazional popolare doc.

Ed è proprio da questa domanda circa l'evoluzione da produzione filmica a fenomeno di costume che la direzione artistica del festival, guidata da Luca Ferrario di Film Commission, è partita nel confezionare l'evento: «Come un prodotto televisivo si trasforma in un fenomeno mediatico e generazionale? Quali sono i contenuti, gli aspetti narrativi e le scelte a livello distributivo che ne possono condizionare il successo?». Domande cui cercheranno di rispondere gli sceneggiatori Maurizio Careddu e Cristiana Farina, accompagnati da alcuni degli attori.

Chi? Massimo riserbo per ora. «"Mare Fuori" è uno dei più grandi successi seriali italiani degli ultimi anni - spiegano ancora gli organizzatori del festival -, è esploso anche grazie al clamore dei social ed è divenuto virale per l'attualità dei temi, il linguaggio diretto e l'identificazione delle nuove generazioni». Tutti temi parte del "core business" di Educa Immagine, che conferma ancora una volta la capacità di intercettare - con grande anticipo di tempo sul senso comune - quelli che sono i mutamenti e i processi dinamici nel consumo di immagini e media, anche e soprattutto da parte dei giovanissimi.

 non a caso "Mare Fuori" è diventata l'ispirazione di migliaia di meme, post o tiktok che invadono il web, cosa che la rende "preda" perfetta di un festival che, praticamente unico in Italia, si pone l'ambizioso obiettivo di insegnare ai cittadini, specie i minori, «l'alfabeto e la grammatica delle immagini per interpretare i messaggi» che compongono quel «flusso veloce e ininterrotto di istantanee (video, foto, illustrazioni, meme) che travalica le parole».

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