Società / L'evento

Primo Levi ci interroga ogni giorno, "Se questo è un uomo" a teatro in Trentino

Giorno della memoria, sul palco del Sociale, nel capoluogo, venerdì 27 gennaio, e poi a Lavarone, sabato 28, l'attore Jacob Olesen con un recital letterario tratto dal celebre libro che rappresenta la terribile realtà delle persecuzioni nazifasciste e dei campi di sterminio. L'orrore dell'Olocausto che ci chiama a ricordare lucidamente e a sorvegliare il presente

di Fabio De Santi

TRENTO. «Sì immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengono tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e discernimento, poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso». Parole scritte da Primo Levi nella sua opera più famosa: "Se questo è un uomo".

Il libro ora è anche uno spettacolo teatrale che sarà presentato a Trento al Teatro sociale venerdì alle 20,30 e sabato alle 21 a Lavarone. Sul palco l'attore Jacob Olesen con la regia di Giovanni Calò.Lo spettacolo dà voce alla testimonianza dell'indimenticato scrittore torinese, sopravvissuto ad Auschwitz.

Il racconto, portato in scena da Jacob Olesen, attore danese-svedese, inizia il 13 dicembre del 1943, quando Levi viene arrestato dalla milizia fascista e poi deportato nel campo di Buna-Monowitz, vicino a d Auschwitz, dove sopravviverà fino alla liberazione avvenuta il 27 gennaio del 1945. Lo spettacolo mette in scena la terribile realtà della testimonianza di Primo Levi, con i toni dello stupore, della semplicità e, per quanto difficile, della leggerezza, evitando toni pietistici o patetici. E' il mezzo scelto dal regista per coinvolgere emotivamente lo spettatore, con quella vergogna «che il giusto prova davanti alla colpa commessa ad altrui».

Gli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, ancora per pochi anni memoria viva e presente, stanno per estinguersi.

La loro diretta testimonianza non è stata sufficiente. Jacob Olesen sente pertanto la necessità, anzi il dovere di descrivere l'indescrivibile: raccontare, raccontare e raccontare ancora la testimonianza di Primo Levi a chi già la conosce, a chi la ignora, a quanti ci credono e a quelli che la negano, e nelle scuole per le nuove generazioni.Lo spettacolo rientra nel folto programma di Living Memory 2023, il festival della Memoria promosso dall'Associazione Terra del Fuoco Trentino, in collaborazione con Museo statale di Auschwitz-Birkenau, Fondazione Museo Storico del Trentino e Associazione Treno della Memoria. L'evento è realizzato con il patrocinio e il contributo della Provincia autonoma di Trento.

L'edizione di quest'anno rappresenta l'inizio di un percorso triennale che porterà alla celebrazione degli ottant'anni della liberazione dei campi di Auschwitz-Birkenau nel 2025. Partendo da un percorso storico e culturale di scoperta, conoscenza e approfondimento dalla storia del '900, e in particolare dagli eventi tragici della Seconda guerra mondiale e dell'olocausto, il programma del Living Memory 2023 accompagna il partecipante attraverso un caleidoscopio di attività ed eventi, all'incontro con alcuni degli ultimi testimoni di quei fatti.Un ricco programma scandito da momenti di ascolto, confronto e dibattito, in cui non mancano tuttavia interventi musicali e artistici.

In tale contesto si colloca l'appuntamento che avrà luogo venerdì 27 gennaio, Giorno della Memoria. Sul palco del Teatro Sociale, alle ore 20.30, salirà l'attore Jacob Olesen con Primo, recital letterario da "Se questo è un uomo" di Primo Levi che rappresenta la terribile realtà della testimonianza dell'indimenticato scrittore sopravvissuto ad Auschwitz. La regia è firmata da Giovanni Calò.La partecipazione all'evento è gratuita, fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni chiamare il numero verde 800013952 o visitare il sito.

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