Spettacoli / Musica

Max Casacci dei Subsonica in scena a Trento con "Earthphonia", i suoi della Terra

Questa sera, venerdì 25 novembre, al teatro Sociale il noto musicista presenterà la sua opera sonora legata agli ecosistemi del nostro pianeta

TRENTO. Un racconto visionario, un viaggio che interpreta la natura estraendo da essa melodie e ritmo. E’ quello intrapreso da Max Casacci, una delle anime dei Subsonica nella sua opera sonora “Earthphonia” proposta venerdì 25 novembre, alle 21, al Teatro Sociale. Si tratta di un altro appuntamento in musica, dopo quello annunciato ieri per domani sera con Antonella Ruggiero e le corali Sant’Ilario e Valle dei Laghi, proposto nell’ambito dell’Annual Forum di Eusalp.

“Earthphonia”, un progetto editoriale Sugarmusic, è stata realizzata da Max Casacci esclusivamente con suoni e rumori degli ecosistemi che regolano il nostro pianeta. Come spiegano le note che accompagno il live: “Si parte dall’aria, dagli uccelli e dalla biodiversità del Delta del Po con “Delta” scivolando sull’acqua del torrente Cervo di Biella e sulla roccia di un’antica scogliera dell’isola di Gozo, “Watermemories” e “Ta’cenc” – sfociando nell’oceano, “Oceanbreath”, ascoltando sotto terra il suono delle radici di una foresta, “Roots Wide Web”, tuffandosi nei vulcani delle isole Eolie, “Strombolian Activity”, spiando le api nell’oscurità dell’alveare, “The Queen” e, infine, planando sulle montagne nel brano “Terre Alte”.

Musicista, produttore, autore di musica e testi, ingegnere del suono, e sperimentatore, Max Casacci è anche chitarrista e fondatore dei Subsonica, una delle band più importanti della musica italiana degli ultimi decenni. Di “Earthphonia” dice: “La musica non è una scintilla che scaturisce dal nulla, è un riflesso di condizionamenti sociali, relazioni, conflitti, incroci, incontri, culture. E questa musica vuole rispondere anche alla sollecitazione delle voci dei più giovani, che si sono recentemente levate nelle piazze.Un attivismo che affronta il tema dell'emergenza climatica in una chiave pragmatica e diretta. La domanda qui è: siamo consapevoli dei rischi che il nostro pianeta sta correndo? La risposta non può aspettare, le scadenze sono imminenti. Anche per questo motivo ho già portato questa musica in strada, suonandola durante alcune recenti manifestazioni dei Fridays For Future e di Extinction Rebellion”.

Le chiavi di “Earthphonia”, che nasce dai suoni e dai rumori naturali trasformati in tessitura musicale, sono dunque lo stupore e l’empatia nei confronti degli ecosistemi e di tutte meraviglie, spesso sconosciute, che nascondono. Ingresso libero gratuito fino ad esaurimento posti.  

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