Cartellone / La data

Tango, bandoneon, danza e Piazzolla: il nuovo spettacolo stasera a Bolzano

L’appuntamento della Stagione di inDanza.22 proposta dal Centro S. Chiara in chiave regionale: dal Balletto di Roma l’emozione «argentina»

di Fabio De Santi

BOLZANO. E’ nel segno del tango, nel ricordo del grande musicista argentino Astor Piazzolla, l'apertura dalla Stagione di inDanza.22 proposta dal Centro S. Chiara in una dimensione regionale. L’appuntamento è quello con “Astor, un secolo di Tango”, spettacolo realizzato in occasione del centenario della morte del fisarmonicista, in scena stasera, mercoledì 19 gennaio, alle 20.30 al Teatro Comunale di Bolzano.

“Astor” è un viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della morte di Astor Piazzolla, autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires.

La nuova produzione del Balletto di Roma, Astor è un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata.

Un soffio, un respiro, quasi una parola, svelano la fragilità dell’uomo Piazzolla, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto oggi una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata.

In fondo, il tango è nato proprio da una esigenza: l'esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse. Il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha unito umanità distanti in un comune «non luogo», oltrepassando oceani e confini.

In scena, ispirato dalla carismatica presenza del maestro Pietrodarchi e dalle immagini del light designer Carlo Cerri, Valerio Longo porta otto danzatori del Balletto di Roma, pronti a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni saranno al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón.

A curare gli elementi compositivi di quest'opera/concerto ci penserà l’esperienza di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore di Piazzolla.

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