Musica / L’evento

Al castello di Arco martedì 24 agosto c'è la musica leggerissima di Colapesce e Dimartino

L'intervista ai due cantautori siciliani che dopo Sanremo hanno lanciato anche il singolo "Toy Boy" con la Vanoni

TRENTO. Il loro ultimo singolo "Toy boy" frutto di una collaborazione con una strepitosa Ornella Vanoni è uno dei tormentoni dell'estate. Ma per Colapesce e Dimartino si tratta della prosecuzione di un anno magico iniziato con l'irresistibile "Musica leggerissima" presentata all'ultimo Festival di Sanremo e che sarà uno dei brani in scaletta nel loro live di martedì 24 agosto, alle 21, al Castello di Arco. La coppia di cantautori siciliani, formata da Colapesce, nome d'arte di Lorenzo Urciullo e Antonio Dimartino, proporrà un set acustico giocato sui brani del loro primo disco realizzato a quattro mai: "I mortali".

Quanto è difficile proporsi insieme da come state facendo voi ormai da tempo?

Colapesce: "Il segreto credo sia in primis l'amicizia che ci legae il fatto che lavoriamo insieme da più di cinque anni come autori di altri interpreti importanti della musica italiana. Durante queste collaborazioni è nata l'idea di fare un disco insieme, di condividere una nuova idea di scrittura perché scrivere in due è diverso rispetto a farlo da solisti".

In quale modo avete invece raggiunto l'equilibrio on stage?

Dimartino: "Il nostro è un concerto molto suonato in cui siamo in cinque sul palco: Alfredo Maddaluno alle tastiere, Adele Altro alla chitarra e sassofono, Andrea De Fazio alla batteria. Poi io al basso e Lorenzo alla chitarra. Live suoniamo più o meno tutti i nostri pezzi, è un live molto energico e c'è un bellissimo gioco di luci. In scaletta facciamo oltre del nostro ultimo album “I mortali” anche le canzoni del nostro repertorio personale cantandole insieme e riarrangiandole".

Parliamo di Sanremo: cosa vi resta di quell'esperienza e vi aspettavate tutta questa attenzione?

Colapesce: "Ci stiamo rendendo conto, concerto dopo concerto, che il pubblico viene ad ascoltare tutte le nostre canzoni, le conosce, le canta insieme a noi, fa parte di un percorso che abbiamo condiviso fin dai nostri esordi. Perciò quando arriva il momento di Musica leggerissima che abbiamo proposto sul palco dell'Ariston è quasi un di più, la classica ciliegina sulla torta. Va benissimo così".

La vostra estate invece è segnata dal brano con Ornella Vanoni: come è nata questa curiosa collaborazione?

Dimartino: "A far diventare un brano reale quello sketch è stato Luca Guadagnino. Avevamo lanciato l’idea di un omaggio a Ornella ad aprile, nel programma “Propaganda Live” in cui facevamo i critici musicali. Guardando la puntata a cena a casa di Luca Guadagnino ci è venuta voglia di telefonare a Ornella. Lì lui ci ha promesso: “Se fate la canzone, il video ve lo giro io”. Ed è andata così". Colapesce: "È stato davvero un privilegio e un onore per noi collaborare con Ornella. Noi siamo davvero molto suoi fan soprattutto dei suo lavori stupendi con Toquinho e Vinicus de Moraes".

La vostra "musica leggerissima" è la dimostrazione che si può ancora fare un pop intelligente.

Colapesce: "Il successo di “Musica leggerissima” per noi è un incidente, ce ne siamo resi conto sicuramente quando abbiamo visto il brano cantato da tutti dai bambini agli anziani. La nostra canzone è un cortocircuito, ci tenevamo che lo fosse che la musica stridesse con il testo. Al di là dei balletti e delle parodie speravamo che passasse il messaggio ed è arrivato".

Quanto vi manca Franco Battiato?

Colapesce: "È stato un maestro per i cantautori della nostra generazione e di quella precedente. E lo sarà anche in futuro: il suo patrimonio musicale continua a rimanere attualissimo". Il vostro futuro? Colapesce e Dimartino: "Non ci siamo dati scadenze, finché avremo cose da dire continueremo insieme. La pandemia poi ci ha sballato i programmi perché il disco doveva uscire prima, così come il tour. E poi Sanremo che è stato un nuovo inizio. Quindi vedremo cosa succederà in futuro".

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