Pandemia / La polemica

Fugatti rende obbligatorio il green pass, i cinema di Trento chiudono per protesta

Lazzeri (Cineworld): "Chiediamo al presidente di sospendere quell'ordinanza che limita fortemente le possibilità di accesso in sala, soprattutto ai giovani non ancora vaccinati cui si chiede un tampone negativo. Si tratta di misure restrittive assunte solo in Trentino, nulla di simile nel resto d'Italia: la Provincia le sospenda e si confronti con gli esercenti"

TRENTO. È polemica fra il mondo del cinema e la giunta provinciale. Inattesa e contestatissima l'ordinanza che prevede il green pass per accedere alle sale.

I cinema chiudono perciò le porte, per denunciare la scelta di piazza Dante, che rende molto complicato e costoso far accedere i non vaccinati, cioè gran parte dei più giovani, che dovrebbero ottoporsi nelle 48 ore precedenti a un test antigenico (che costa 25-30 euro)

L'annuncio in Fb è stato dato ieri da Massimo Lazzeri di Cineworld, realtà che a Trento gestisce il multisala G. Modena, il Supercinema Vittoria e il Nuovo Roma. Idem per quanto riguarda l'Astra di corso Buonarroti, gestito da Antonio Artuso.

Nel mirino c'è l'’ordinanza n. 77 del Presidente #Fugatti, unica nel suo genere a livello nazionale.

"Oggi e domani - ha scritto ieri Lazzeri in Fb - siamo costretti a chiudere… di nuovo.

Ancora una volta le circostanze ci costringono a fermare gli spettacoli, a fermare lo staff, a fermare il pubblico e la cultura.

Questa volta però, lo facciamo con rammarico e anche un po’ di risentimento, perché questa volta, non lo facciamo per la sicurezza, non lo facciamo per limitare i contagi, chiudiamo senza una reale motivazione.

L’ordinanza n. 77 del Presidente #Fugatti, unica nel suo genere a livello nazionale, impone sull’industria del #cinema e dello spettacolo misure estremamente restrittive che rendono ancor più difficile una situazione già delicata. Il tutto emesso senza alcun confronto o preavviso.

L’ordinanza in questione, impone che per partecipare agli spettacoli al chiuso sia presentato il Green Pass o il risultato negativo di un tampone eseguito nelle 48h precedenti lo spettacolo.

Introdurre quest’obbligo limita drasticamente la partecipazione della popolazione agli eventi, in particolar modo ai giovani i quali non hanno ancora avuto il tempo di vaccinarsi.

Ci siamo sempre dimostrati disponibili e responsabili nei confronti delle limitazioni anti-covid quando queste si dimostravano necessarie, ma ricevere, a sorpresa, un’ordinanza del genere non solo rischia di compromettere tutti gli sforzi fatti per rilanciare le attività, ma colpisce gravemente, a livello economico ed emotivo, tutte le persone coinvolte.

Alla luce di tutto questo, del contesto in cui ci troviamo e della responsabilità dimostrata in passato, chiediamo al presidente Maurizio Fugatti un rinvio di tali misure e un confronto diretto con gli esercenti in modo da trovare una soluzione che possa garantire la sicurezza delle persone, senza però mietere un intero settore a cui, in questo lungo periodo, è sempre stata data poca importanza.

Vogliamo, ancora una volta, dare alle istituzioni la possibilità di dimostrare la giusta sensibilità nei confronti del cinema, del teatro e della cultura perché non siamo solo spettacolo, siamo molto di più".

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