Questa sera rock'n'roll alla Fly Music Arena il piano di Matthew Lee

di Fabio De Santi

Uno spettacolo potente ed emozionante che omaggia le grandi leggende degli anni ’50/’60 che hanno ispirato la sua formazione artistica. Sono i contorni di «Legends» lo show che avrà come protagonista Matthew Lee questa sera alle 21, alla Fly Music Arena di Besenello (zona Acquaviva).

Matthew Lee, le radici del “Legend Summer Tour” sono particolari... 

«Tutto ha avuto origine durante il periodo buio del lockdown. In quelle settimane ho iniziato delle dirette on line che poco alla volta hanno preso una forma strutturata di mini show on line. Alla fine ho messo in fila una quarantina di spettacoli fatti con grande entusiasmo anche per il crescendo di pubblico. Poi li ho battezzati con il nome di “Legends” perché raccontavo anche dei miei miti, dei maestri che mi hanno portato ad essere quello che sono. Al mio fianco diversi ospiti come gli amici Fausto Leali, Lillo, Bobby Solo e Enzo Iacchetti per citarne alcuni».

Poi l’uscita dal virtuale.
«Sì e ho pensato subito insieme al mio team di portare il format di “Legends” nei live per suonare i grandi classici del genere, dei giganti del rock’n’roll che racconto ed interpreto, insieme alle mie canzoni originali fra cui il nuovo singolo “Rock&Love” realizzato insieme a Paolo Belli che anticipa il mio album in uscita entro fine anno per Decca Records Universal Music».

Da dove nasce questa sua grande passione per il rock’n’roll?
«Tutta colpa del mio babbo anche lui pianista e musicista oltreché grande appassionato di Elvis Presley e Little Richard. Ho iniziato a frequentare il Conservatorio Rossini di Pesaro quasi per gioco ma anche perché mi dicevano – sorride Lee (n.d.r.)- che “alle donne piace un sacco l’uomo che suona”. Poco alla volta partendo dalla classica ho scoperto anche i pianisti che suonavano rock’n’roll».

Quali sono allora i suoi miti tenendo conto degli 88 tasti?
«Direi Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Little Richard ma anche Ray Charles».

Il rock’n’roll ha ancora molti appassionati ma per tanti è musica vecchia: cosa ne pensa?
«Io parto dal rock’n’roll, ho in quel sound le mie radici ma definirei il mio genere come “new vintage” perché mi piace riecheggiare un certo stile ma anche andare oltre, essere più moderno. La mia non ha mai voluto essere come un’operazione nostalgia ma qualcosa che spero possa essere percepito come una novità».

 

Cosa la diverte di più della dimensione live?
«Ho alle spalle oltre mille spettacoli, moltissimi anche all’estero, e oggi più che mai dico che mi diverte la gente, incontrare le persone, vedere come si muovono, come cantano, come vivono i concerti. Una cosa questa che appunto mi è mancata molto… speriamo di poter presto anche tornare a ballare durante i live».

Come è nata la sua collaborazione in “Rock&Love” con Paolo Belli?
«Il brano appena lanciato nelle air play radiofoniche è un mix del mondo swing di Paolo Belli e del mio rock’n’roll. Ci siamo trovati a metà strada grazie al mio produttore Brando. La musica della canzone è nata insieme a Gennaro Porcelli, chitarrista di Edoardo Bennato e Frank Carrera, poi ho chiamato Paolo e gli ho inviato la demo sonora. Tempo un quarto d’ora e Belli mi aveva già mandato a prima bozza del testo».

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