A Ledro con l'alchimista Camin

di Fabio De Santi

Sono passati due anni dall’uscita del suo ultimo disco, Palindromi,che lo ha portato ad ottenere due importanti riconoscimenti: l’essere inserito tra i migliori autori emergenti italiani da Edizioni Curci di Milano (storica casa editrice italiana) e la menzione al Premio Pierangelo Bertoli, a Castelfranco Emilia nel modenese. Ora Francesco Camin riassapora la dimensione live con il concerto di oggi, alle 17, al Museo delle Palafitte di Ledro per la rassegna «I concerti di Piazza Preistoria». In questa intervista il cantautore di Trento ci racconta il suo lockdown, i progetti musicali per il futuro e la sua passione per i segreti alchemici.

Camin, la maggior parte dei musicisti trentini durante il lockdown si è dedicato ai live streaming e ai video in dimensione casalinga: lei cosa ha combinato?

«Ho passato le mie giornate per lo più a leggere diversi libri che da tempo mi ero prefissato di aprire, poi è stato interessante osservare la narrazione degli eventi che si succedevano. Gli ultimi mesi sono stati molto ricchi dal punto di vista creativo, ho scritto molto e sono davvero contento delle nuove cose che stanno nascendo. Per quanto riguarda le dirette online mi sono esposto solo una volta, nei primi giorni di marzo, con un breve concerto chitarra e voce, nei boschi dietro casa, in diretta sui miei canali Facebook e Instagram. Non ho voluto fare altri “eventi” di quel tipo, ho preferito stare in silenzio soprattutto in un periodo in cui, a mio parere, in troppi si sono sentiti in dovere di dire la propria».


Ora si torna, poco alla volta, anche a suonare in una dimensione live, oggi sarà alle Palafitte di Ledro: che scaletta ha pensato?


«Sono molto felice di partecipare a questo evento sul lago di Ledro, sarà un live acustico in cui mi esibirò affiancato da Davide Rosestolato, chitarrista insieme al quale condivido il palco ormai da due anni. Il concerto durerà più o meno un’ora, canterò brani tratti dai miei dischi e un paio di omaggi al cantautorato italiano».

Ci sarà anche qualche brano inedito nella set list?


«Sì, coglierò l’occasione per suonare per la prima volta alcune nuove canzoni».

Sono trascorsi due anni dall’uscita di “Palindromi”: un disco che le ha dato delle belle soddisfazioni.

«Molte: il cd è uscito nell’estate 2018 per l’etichetta Lady Lovely e distribuito in tutta Italia da Goodfellas è stato recensito positivamente in numerose riviste di settore e suonato da centinaia di radio in tutta Italia, nello specifico il singolo Tartarughe è entrato in rotazione fissa su Rai Radio 2 Indie. Lo spettacolo dal vivo, Palindromi Live, è stato suonato in 12 province italiane in contesti importanti come il prestigioso Club Tenco di Sanremo e lo storico “L’isola ritrovata” di Alessandria ma anche al Musica Riva Festival di Riva del Garda. Lo spettacolo dal vivo con tutta la band che mi segue ormai da anni è stato inoltre registrato e trasmesso su Rai Radio Live per il programma “Ticket to ride”».

Sta pensando già ad un nuovo disco?

«Le ultime produzioni stanno prendendo forma in questi mesi: la mia volontà è quella di pubblicare un nuovo album nel 2021».

Magari allora ci sarà qualche singolo quest’anno?

«Può darsi, entro la fine di quest’anno mi piacerebbe iniziare a pubblicare i nuovi brani. In scaletta per i prossimi mesi ci sarà un nuovo singolo che si intitola “Madre”».

Oltre la musica nel suo presente c’è anche una passione particolare.

«Gli ultimi due anni sono stati molto stimolanti, ho portato avanti i miei studi relativi al “lavoro su di sè”, all’alchimia trasmutativa, alla psicologia esoterica e più in generale ho approfondito le mie ricerche nel mondo delle cosiddette scienze occulte. Sono discipline che mi affascinano da molto tempo e per le quali ho sempre sentito una forte attrazione perché permettono di aprire nuovi sensi attraverso i quali conoscere se stessi e la realtà in cui siamo immersi».

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