Torna il festival dell'etnografia

di Fabio De Santi

Ha un titolo curioso, “Il tam tam del territorio”, la nuova edizione di “eTNo - Festival dell’etnografia del Trentino”, che marca il significato del passa parola, quella forma di comunicazione diretta, da persona a persona, che qui diventa la voce delle valli e che nell’attività del Museo etnografico trova la sua cassa di risonanza, il suo contesto, la sua ragion d’essere.

L’iniziativa, giunta alla settima edizione, viene riproposta al Museo di San Michele all’Adige sabato 6 e domenica 7 aprile nel segno di oltre mille iniziative curate da altrettante realtà espositrici nelle corti e nel chiostro del Museo degli usi e costumi della gente trentina.
Il prossimo fine settimana il Museo aprirà le porte alla rete dell’etnografia trentina, agli ecomusei, agli operatori della cultura territoriale, che presenteranno al pubblico le proprie proposte: antichi mestieri, cibi, biodiversità, laboratori didattici, saperi artigiani (nella foto), racconti, musica, cori, balli folk, grazie alla collaborazione con la Federazione dei circoli culturali e ricreativi del Trentino, teatro di figura anche con i pupazzi di Luciano Gottardi, poesia, cioè tutto, o quasi tutto, quello che il Trentino delle valli può narrare del proprio passato e soprattutto del proprio presente.

Fiera campionaria, grande laboratorio didattico, occasione di incontro con realtà vicine e lontane della tradizione popolare - saranno ospiti d’onore i poeti improvvisatori della conca amatriciana - «eTNo» vuole sempre più essere una festa per tutti: operatori, famiglie e amici del Trentino.

La “due giorni” sarà l’occasione di presentare al pubblico le tante attività che ruotano attorno alla valorizzazione della cultura locale, con un’apertura anche a realtà extraprovinciali che si occupano di diffondere i saperi popolari e le tradizioni del territorio. Sarà il Coro dei Sindaci dell’Alto Adige, una bella curiosità del mondo istituzionale, sabato 6 aprile alle 11 a dare il “la” alle due giornate del Festival, nelle quali si affollano le tante proposte provenienti da ogni angolo del Trentino, a cura di soggetti locali, musei etnografici, aziende agricole, associazioni, ecomusei, gruppi di volontari.

L’attenzione sarà rivolta anche alle minoranze linguistiche del territorio alpino: mòcheni, ladini, cimbri di Luserna, cimbri dei Sette Comuni, cimbri del Cansiglio, germanofoni di Sauris e la Regione Autonoma Valle d’Aosta, con il suo importante progetto interregionale «Lo pan ner». Realtà che porteranno un po’ della propria cultura, dalla lingua all’alimentazione, dall’abitare contadino alle tradizioni di cui sono custodi.Un Festival che si caratterizza per la miriade di proposte diverse anche di cultura immateriale, di cui il Trentino può vantare una consolidata tradizione: musica, cori, balli folk, grazie alla collaborazione con la Federazione dei Circoli culturali e ricreativi del Trentino, leggende hanno da sempre grande spazio all’interno del Festival. Tanti sono i laboratori didattici, organizzati per sperimentare in prima persona e cimentarsi con attività e saperi legati dell’etnografia, valore aggiunto di una festa che si vive intensamente per le sue molteplici suggestioni. Alcuni appuntamenti speciali permetteranno inoltre di approfondire la cultura enogastronomica locale attraverso incontri con esperti, degustazioni e invitanti momenti conviviali. Quest’anno, tra gli ospiti provenienti da fuori regione, i musei che partecipano a eTNo sono il Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori di Abano Terme, il Museo del Parmigiano Reggiano Civiltà contadina e artigiana della Val d’Enza e il Museo dell’arte mugnaia del Mulino del Lentino in val Tidone.

Il programma di «eTNo» in tutti i dettagli è disponibile sul sito www.museosanmichele.it.

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