L'amore che uccide Una serata a Pieve

Seguire il notiziario delle 20 significa oggi essere consci di ascoltare l’ennesimo episodio di violenza, stalking e femminicidio. A portare l’attenzione, nel nostro territorio, su questi delicati temi è Cristina Sartori, consulente investigativo e grafologo giudiziario del foro di Trento, organizzando una serata informativa «L’amore che uccide», che si terrà lunedì alle 20.30, nella sala dei Vigili del fuoco di Pieve.
«I primi sei mesi del 2018 hanno registrato un’impennata del 30% di femminicidi rispetto al 2017 - spiega - in 5 anni 527.000 minori sono stati spettatori delle vessazioni subite dalle madri, 1.600 sono gli orfani di femminicidio negli ultimi 14 anni. Le nostre armi sono sensibilizzazione e prevenzione». Il senso della serata è quello di fornire, grazie al confronto tra i relatori, strumenti psico-giuridici atti a prevenire e contrastare il fenomeno. A sostegno di questa iniziativa, le Pro Loco di Tiarno di Sopra, Pieve e Molina.
«Sono felice di ospitare e moderare - ha aggiunto - Luigi e Massimo Mangiapelo, papà e zio di Federica uccisa a 16 anni dal fidanzato, l’avvocato Stefano Tigani, referente di “Penelope Onlus” e Silvia Bassi, psicologa e criminologa. La loro concreta esperienza è fonte di informazioni preziose. La violenza non va mai in vacanza, il periodo delle ferie congiunte è anzi il più pericoloso. Sono certa che l’incontro potrà interessare anche i molti turisti della zona».

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